Monti al 35%. Crescono Pd e Pdl

venerdì 14 dicembre 2012


In leggerissima discesa il “job approval” di Mario Monti nell’ultimo sondaggio realizzato da Spincon.it per L’Opinione. Rispetto alla scorsa settimana, il grado di consenso per l’operato del premier è passato dal 35,4% al 35% (-0,4%). Tendenza inversa (nel 2012 è una delle prime volte che questa cirscostanza si verifica), per il gradimento nei confronti del governo nel suo complesso: 30,6% rispetto al 29,9% della scorsa settimana (+0,7%). Se prendiamo in considerazione il differenziale tra chi esprime un giudizio “molto positivo” e chi ne esprime uno “molto negativo” (il sondaggista statunitense Scott Rasmussen definisce questo parametro come “approval index”), Monti passa dal -30,1% al -30,2%(-0,1%). Peggiora anche il governo nel suo complesso, che passa dal -34,3% al -35,8% (-1,5%).

Passiamo ora alla parte del sondaggio che riguarda le intenzioni di voto per le prossime elezioni politiche. A livello di coalizione, un ipotetico centrodestra (Pdl, Lega, La Destra, Grande Sud e Fiamma tricolore) raggiungerebbe oggi il 27,9% guadagnando esattamente un punto percentuale rispetto alla scorsa settimana. In crescita anche il centrosinistra (Pd, Idv, Sel, Verdi, Psi e Api), che passa 38,5% al 39,2%, guadagnando lo 0,7%. In leggera flessione, invece, il “centro” (Udc, Fli, Mpa, Montezemolo, FiD e Pli), che rispetto alla scorsa settimana scende dal 12,9% al 12,4% (-0,5%). Continua, infine, il calo costante del Movimento 5 Stelle, che perde lo 0,5%% passando dal 14% al 13,5%.

Partendo dalla parte destra dello schieramento, il Popolo della Libertà inverte leggermente il trend estremamente negativo dell’ultima rilevazione e passa dal 15% al 15,6% (+0,6%). In crescita anche la Lega Nord, che passa dal 7,2% al 7,3% (+0,1%). Guadagna tre punti decimali anche La Destra di Francesco Storace, che sale dal 4% al 4,3%. Tra le altre formazioni minori del centrodestra: Grande Sud scende dallo 0,2% allo 0,1%, mentre Fiamma tricolore sale dallo 0,6% allo 0,7% (+0,1%).

A sinistra, il Partito democratico dopo lo slittamento della scorsa settimana causato dall’assopimento mediatico post-primarie, torna a crescere e passa dal 29,1% al 29,4% (+0,3%), confermandosi nettamente come il primo partito italiano. Leggero recupero anche per l’Italia dei Valori che risale dall’1,7% al 2% (+0,3%) ma resta lontanissima dalla soglia di sbarramento del 4%. Settimana positiva anche per Sinistra Ecologia e Libertà: il partito di Nichi Vendola sale dal 5,4%al 5,5% (+0,1%). Più o meno stabili le altre formazioni minori del centrosinistra: i Verdi passano dal 2% all’1,9% (-0,1%), Api resta allo 0,1%, mentre il Psi sale dallo 0,2% allo 0,3% (+0,1%).

Trend eterogeneo per la “neonata” (almeno per i dati raccolti da Spincon.it) coalizione centrista. Continua a perdere colpi l’Udc, che scende dal 4,1% al 3,8% (-0,3%). Perde altri tre punti decimali Futuro e Libertà, che passa dall’1,4% all’1,1% (-0,3%). Stabile allo 0,2% l’Mpa di Raffaele Lombardo. Mentre cresconio sia Italia Civica di Luca Cordero di Montezemolo, che passa dall’1,2% all’1,3% (+0,1%), sia Fermare il Declino, il movimento lanciato negli scorsi mesi da Oscar Giannino, che guadagna un punto decimale e si porta al 5,6%, al di sopra della soglia di sbarramento prevista dal “Porcellum”, raccogliendo voti soprattutto tra gli elettori delusi del centrodestra. Perde lo 0,1%, invece, il Partito Liberale che scende dallo 0,5% allo 0,4%.

Tra i i partiti che non appartengono ad una delle tre coalizioni maggiori – oltre al Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, che scende dal 14% al 13,5% (-0,5%) – la Lista Bonino-Pannella è stabile all’1,5% (-0,7%). Perde due punti decimali la Federazione della Sinistra (l’alleanza tra Rifondazione comunista e Comunisti italiani) che scende dal 2,3% al 2,1%. Scende dall’1,5% all’1,2% (-0,3%) anche il Partito Pirata, mentre esordisce con lo 0,1% la il Pin (Partito Italia Nuova) di Armando Siri.


di Andrea Mancia e Simone Bressan