Cala il Pdl, crolla l’Idv. In crescita Pd e M5S

sabato 17 novembre 2012


Continua il trend negativo per il “job approval” di Mario Monti nell’ultimo sondaggio realizzato da Spincon.it per L’Opinione. Rispetto alla scorsa settimana, il grado di consenso sull’operato del premier è sceso dal 35,2% al 34,3% (-0,9%). Stessa tendenza, ma più accentuata, per il gradimento nei confronti del governo nel suo complesso: 30,1% rispetto al 31,5% della scorsa settimana (-1,4%). Se prendiamo in considerazione il differenziale tra chi esprime un giudizio “molto positivo” e chi ne esprime uno “molto negativo” (il sondaggista statunitense Scott Rasmussen definisce questo parametro come “approval index” e lo ritiene più adatto del “job approval” classico a misurare l’intensità delle preferenze), Monti passa -25,3% al -28,3%, peggiorando del 3% la propria performance. In calo anche il governo nel suo complesso, che passa dal -32,3% al -33,9% (-1,6%). Se scomponiamo questi risultati in base all’orientamento politico, scopriamo che il “job approval” di Monti è in calo sia tra gli elettori di centrodestra sia tra quelli di centrosinistra. Passiamo ora alla parte del sondaggio che riguarda le intenzioni di voto per le prossime elezioni politiche.

A livello di coalizione, un ipotetico centrodestra (Pdl, Lega, La Destra, Grande Sud e Fiamma tricolore) raggiungerebbe oggi il 29%, perdendo l’1% rispetto alla scorsa settimana. Cresce, invece, il centrosinistra (Pd, Idv, Sel, Verdi e Psi), che passa dal 38,9% al 39,7%, guadagnando lo 0.8%. Flessione anche per il Terzo Polo (Udc, Fli, Api ed Mpa), che passa dall’7,6% al 7,3% (-0,2%). Leggera risalita, infine, per il Movimento 5 Stelle, che guadagna lo 0,6% passando dal 15,2% al 15,8%. Partendo dalla parte destra dello schieramento, il Popolo della Libertà scivola dal 16,4% al 15,8% (-0,6%), toccando nuovamente il punto più basso mai registrato da Spincon.it. Lievissimo calo anche per la Lega Nord, che passa dall’8,3% all’8,1% (-0,2%). Perde un punto decimale, ma resta su livelli molto alti - soprattutto se comparati a quelli registrati da altri istituti di ricerca - La Destra di Francesco Storace, che rispetto alla scorsa settimana passa dal 4,2% al 4,1%. Più o meno stabili le altre due formazioni minori del centrodestra: Grande Sud resta allo 0,2%, mentre Fiamma tricolore perde un punto decimale e passa dallo 0,9% allo 0,8%. A sinistra, il Partito democratico si conferma nettamente il primo partito italiano e passa dal 26,6% al 28,1 (-1,5%): segno che la visibilità mediatica “imposta” dalla lotta per le primarie inizia a dare i suoi frutti.

Settimana disastrosa, invece, per l’Italia dei Valori che passa dal 4,2% al 3,1% (-1,1%). Mentre resta stabile Sinistra Ecologia e Libertà: il partito di Nichi Vendola è fermo, come la scorsa settimana, al 5,7%. Qualche punto decimale lo recuperano anche i Verdi, in salita dall’1,9% al 2,2% (+0,3%). Mentre il Psi passa dallo 0,5% allo 0,6% (+0,1%). Trend eterogeneo anche per i partiti del Terzo Polo. L’Udc scende dal 5,5% al 5,2% (-0,3%); in leggera crescita Futuro e Libertà, che sale dall’1,8% all’1,9% (+0,1%); sempre in stato comatoso l’Alleanza per l’Italia di Francesco Rutelli ed Mpa di Raffaele Lombardo, entrambe allo 0,1%. Tra i i partiti che non appartengono ad una delle tre coalizioni maggiori - oltre al Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, che sale dal 15,2% al 15,8% (+0,6%) - recuperano consensi i Radicali italiani che passano dal 2% al 2,2% (+0,2%), mentre perde colpi la Federazione della Sinistra (l’alleanza tra Rifondazione comunista e Comunisti italiani) che scende dal 2,4% al 2,2% (-0,2%). Risale sall’1,7% al 2% il Partito Pirata (+0,3%). La “domanda extra” di Spincon.it riguardava il “job approval” del presidente della Repubblica. Rispetto alla scorsa settimana, il grado di consenso sull’operato di Napolitano è sceso dal 47,1% al 43,7% (-3,4%). Un calo sensibile, che ha portato anche l’“approval index” del Quirinale a scendere dal -11,5% al -15,1% (-3,6%). Se scomponiamo il risultato in base all’orientamento politico, scopriamo che il “job approval” di Monti è in calo sia tra gli elettori di centrodestra sia tra quelli di centrosinistra. Napolitano, in ogni caso, resta molto più apprezzato tra i secondi (67%) che tra i primi (22,5%).


di Andrea Mancia-Simone Bressan