Nobel per la Chimica alla tecnologia a colori

giovedì 5 ottobre 2023


I colori nella tecnologia portano al Nobel per la Chimica quest’anno. I vincitori dell’ambito riconoscimento sono Moungi G. Bawendi, Louis E. Brus e Alexei I. Ekimov, i primi a capire che nel mondo delle nanoparticelle le regole della chimica tradizionale non valgono più e che sono le dimensioni a determinare le proprietà, come il colore.

Parola chiave della scoperta i quantum dot, o più semplicemente punti quantici, le particelle di materiali semiconduttori alla base di una tecnologia destinata ad avere grandi sviluppi in moltissimi campi, dalle comunicazioni al fotovoltaico, da pc, televisori e lampade a sensori utili per le diagnosi mediche. I punti quantici “hanno molte proprietà affascinanti e inusuali. Soprattutto, assumono colori diversi a seconda delle loro dimensioni”, ha detto il presidente del Comitato Nobel per la Chimica Johan Åqvist.

Oggi i punti quantici illuminano i monitor dei pc e gli schermi Qled (quantum dot led) delle tv, sono anche alla base di alcune lampade a Led e di sensori per studiare i tessuti biologici. Nel futuro di questa tecnologia si spazia dai dispositivi elettronici flessibili ai sensori miniaturizzati fino alle celle solari più sottili e alle comunicazioni quantistiche.

È una scoperta che ha “un futuro importante”, ha osservato Lidia Armelao, direttrice del dipartimento di Chimica e materiali del Consiglio nazionale delle Ricerche. Bawendi, Brus ed Ekimov “sono un punto di riferimento”, anche per i tanti ricercatori che in Italia lavorano sui punti quantici, un campo in cui, ha rilevato l’esperta, “l’Italia ha un’ottima squadra di ricerca”, ha concluso Armelao.


di Alessandra Rosa