Il Safer Internet Day 2023

martedì 7 febbraio 2023


Oggi è il Safer Internet Day, la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete. L’evento, promosso dalla Commissione europea viene celebrato in contemporanea in oltre cento nazioni. A vent’anni dalla sua istituzione, si pone l’obiettivo di promuovere un uso più sicuro e responsabile del web da parte delle nuove generazioni. Dal cyberbullismo ai social network all’identità digitale, ogni anno il Safer Internet Day mira a sensibilizzare sui problemi online emergenti e su quelle che sono le preoccupazioni attuali legate a questo tema. Secondo Pasquale Stanzione, presidente del Garante per la protezione dei dati personali, “il minore capace di discernimento nel rapporto con la realtà digitale deve manifestare un consenso maturo, libero, consapevole, in modo tale da evitare le lusinghe di Tiktok o la sconcertante esperienza di replica. Il web deve diventare meno pericoloso e non può restare uno spazio, anomico, senza regolamentazione: è quindi necessario che si avvii una adeguata pedagogia digitale, una paideia della formazione integrale digitale: solo questo è il preludio di una piena soggettività digitale anche del minore, maturo nel giudizio, del minore capace di discernimento”.

“L’affermazione dei diritti dei minori è stato un percorso lungo e non lineare: il passaggio dall’adultocentrismo al paidocentrismo è contrassegnato da un punto, quello del superiore interesse del minore”, che viene affermato in una serie di convenzioni, ha ricordato il presidente dell’Autorità del Garante per la protezione dei dati personali, intervenendo al convegno “Verso un’agenda digitale per l’infanzia e l’adolescenza” che si è svolto a Roma nell’Aula dei gruppi parlamentari organizzato da Telefono Azzurro per celebrare il Safer Internet Day. Per attuare questi principi, ha tuttavia messo in guardia Stanzione, “non si può parlare di minori in modo astratto ma facendo riferimento alle sue esigenze, alla capacità di discernimento, in modo di avviarlo verso scelte consapevoli. In tale contesto – ha sottolineato – è stata significativa la legge sul cyberbullismo, poi estesa al revenge porn”.

Ieri il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza Carla Garlatti ha detto che “non si può proibire Internet ai minorenni. Ma deve essere una rete sicura in modo che i ragazzi non incorrano in quei tanti rischi che conosciamo”. Riferendosi ai genitori l’Autorità Garante ha sottolineato: “Non possiamo dire ai ragazzi di non fare quello che in realtà facciamo noi” ed ha citato come esempio l’uso del cellulare durante i pasti da parte degli adulti e l’abitudine a postare continuamente, comprese le immagini dei propri figli.


di Redazione