Terra e spazio sempre più uniti per l’agricoltura del domani

lunedì 14 dicembre 2020


L’emergere di nuove e significative opportunità legate all’agricoltura 4.0 ha consentito lo sviluppo di nuovi approcci multidisciplinari di ricerca e formazione che legano le pratiche tradizionali dell’agricoltura all’innovazione proveniente dalla ricerca spaziale, dal controllo delle temperature e della pressione, all’utilizzo dei sistemi satellitari per il controllo e il monitoraggio dell’ambiente, dei campi e delle coltivazioni. Un approccio che vede una crescita anche nel tessuto associativo e formativo di Gi &Me Association, di cui è presidente l’ingegnere Franz Martinelli, che guarda sempre di più al futuro, sostenendo l’intreccio possibile fra l’agricoltura e l’aerospazio per sviluppare nuova occupazione giovanile e sostenibile. Lavorare su tali progetti può permettere la nascita di un nuovo modo di guardare all’agricoltura e sviluppare occupazione per i giovani del Mediterraneo, con la promozione e la diffusione dei princìpi dell’agricoltura di precisione che consentono di ridurre gli sprechi alimentari, di aumentare la sicurezza sul lavoro e di rispettare l’ambiente.

L’associazione vede tra i suoi fondatori, Franz Martinelli, da sempre legato al mondo dei progetti internazionali in ambito agrifood a partire dalla valorizzazione dei territori del Mediterraneo e dei prodotti autoctoni attraverso un approccio biologico e Massimo Claudio Comparini, attualmente amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia e precedentemente amministratore delegato di e-Geos, Joint Venture di Telespazio con Agenzia spaziale italiana attiva nei servizi di geo-informazione. Thales Alenia Space, con un fatturato di 2,1 miliardi di euro nel 2019, circa 7700 dipendenti e una presenza in nove paesi europei, rappresenta l’emblema di un’azienda all’avanguardia a livello mondiale nel settore dei sistemi satellitari. L’agricoltura del prossimo futuro vedrà sempre più al centro il tema della sostenibilità, riuscendo parzialmente a superare le attuali limitazioni legate ai cambiamenti climatici, e al contempo assicurando maggiore produttività e qualità delle produzioni minimizzando l’utilizzo di fertilizzanti e pesticidi. Un nuovo modo di operare che utilizza sofisticati ed elaborati sistemi di telerilevamento grazie alla tecnologia spaziale, al rilevamento aereo e all’azione dei droni. I sistemi di telerilevamento rendono infatti possibile il monitoraggio e il controllo dei parametri biofisici vegetali per prevenire gli effetti negativi delle culture intensive sugli ecosistemi ambientali. Attualmente, i sensori satellitari sono divenuti essenziali non solo per il progresso della ricerca scientifica, per la sicurezza e le telecomunicazioni ma anche per il monitoraggio delle risorse del pianeta e a supporto di uno sviluppo sostenibile, consentendo l’elaborazione di bilanci idrologici e analisi del ciclo del carbonio in natura. Uno degli utilizzi innovativi delle tecnologie spaziali in forte crescita è quello della agricoltura di precisione, un nuovo concetto di gestione ottimizzata del ciclo colturale grazie ai processi di misurazione estensiva che permettono di stimare la variabilità delle specie coltivate, modulando i dati digitali per analizzare i nutrienti, l’acqua e l’accesso idrico, i fertilizzanti e i pesticidi e altre modalità di operazione secondo le più specifiche esigenze di coltivazione. Il sistema di monitoraggio si basa sulle informazioni provenienti dai dati rilevati dai satelliti, integrati con i dati rilevati dai droni e da quelli dei sensori in campo.

Le imprese agricole, attraverso il telerilevamento aereo e satellitare, utilizzano il monitoraggio dei fattori di stress multifattoriali delle colture, e ciò è particolarmente importante anche nel contesto delle attività di ricerca sugli effetti della desertificazione e sul processo di tropicalizzazione in atto il Mediterraneo. La ricerca aerospaziale consente di sviluppare innovativi sistemi di protezione per il nostro pianeta, i satelliti forniscono oggi dati analitici per tutelare l’ambiente, controllare i cambiamenti climatici e gli eventuali danni all’ecosistema, sostenendo l’agricoltura, migliorando le tecniche agricole e le tecniche di previsione meteorologica. Operativamente le piattaforme di precision farming utilizzano i dati provenienti da innovativi sensori satellitari, ad esempio multispettrali, che forniscono servizi di monitoraggio dei campi, di predizione dei processi produttivi, di bilanci idrici e la realizzazione di mappe di vigore per la gestione dei terreni con i loro perimetri. Inoltre, sempre per migliorare il mondo del lavoro in agricoltura, le soluzioni innovative legate alla guida automatica dei mezzi agricoli, attraverso servizi di navigazione satellitare, hanno semplificato il lavoro degli addetti del settore e degli agronomi. Anche guidare un trattore massimizzando il suo utilizzo è attualmente possibile con i sistemi di geo-posizionamento utilizzando i dati provenienti da costellazioni satellitari come quella del programma europeo Galileo.

L’ottimizzazione dei processi produttivi, la riduzione dei costi di produzione, il miglioramento della qualità e della sostenibilità ambientale, la tracciabilità, la valorizzazione e il controllo dell’autenticità del prodotto alimentare sono i pilastri fondanti del collegamento contemporaneo che la ricerca del mondo agricolo ha con il mondo della ricerca nello spazio. Le tecnologie spaziali sono sempre più al servizio delle nostre comunità e dei cittadini, uno sviluppo rilevante di nuovi servizi e nuove applicazioni che sempre più vengono connotati come new space economy, la nuova economia dello spazio.


di Domenico Letizia