Fisica quantistica: siamo campi elettromagnetici in acqua coerente e informata

L’essere umano è – noi tutti siamo – una serie di reazioni biochimiche che sono governate elettromagneticamente. L’acqua dentro di noi, è composta da legami statici tra molecole – legami idrogeno e interazioni elettriche – e da campi elettromagnetici. La vita non è riconducibile cioè solo ad una serie coordinata di reazioni chimiche ma è – noi esseri umani siamo – la sommatoria di interazioni elettromagnetiche che, a livello molecolare, producono le dinamiche biochimiche. Non esiste oggi una vera e propria teoria in grado di spiegare l’azione dei campi elettromagnetici. Non si è ancora del tutto compreso il meccanismo – sottostante all’azione biologica – del campo elettromagnetico.

Tutto ciò che ci circonda è stato finora descritto con quattro leggi fondamentali della fisica: l’interazione debole, l’interazione forte, la gravità e il campo elettromagnetico. Non esiste quindi nessuna “forza chimica”. Le reazioni chimiche sono semplicemente la conseguenza delle applicazioni delle leggi suddette, specificamente quella del campo elettromagnetico. Carlo Matteucci, nel lontano 1830, sulla scorta delle esperienze di Luigi Galvani, ha scoperto l’esistenza delle correnti elettriche muscolari. Negli anni Cinquanta è stata confermata l’esistenza di correnti e potenziali correlate alla crescita dell’embrione. Harold Saxon Burr, Herbert Athenstaedt, Robert Becker, Robert Pohl, Eiichi Fukada in tempi più recenti hanno aggiunto altri tasselli alla funzione del campo elettromagnetico: dai potenziali cellulari alla polarizzazione elettrica dell’osso, alla rigenerazione stimolata da campi elettromagnetici.

È stato il fisico statunitense Richard Lawrence Liboff, nel 1985, ad avere intuito una correlazione tra il movimento degli ioni in presenza di campi elettromagnetici a bassa intensità e la risonanza degli ioni medesimi. Semplificando al massimo, tutta la materia è composta di atomi che sono come nuvole dotate di carica elettrica data dal moto degli elettroni intorno al nucleo. Gli elettroni passano da un orbitale all’altro in funzione del variare di energia all’interno dell’atomo. Per capire la grandezza di questa nuvola elettrica dell’atomo, se si considera per assurdo un nucleo avente la dimensione di un metro di raggio, quello della nuvola elettrica misurerebbe cento (100) chilometri.

È stato Niels Bohr, basandosi sulle teorie di Max Planck, Albert Einstein ed Ernest Rutherford, a confermare che l’elettrone si muove su determinate orbite intorno all’atomo, orbite cui è associato un preciso valore di energia, emessa o assorbita la quale si determina la variazione dello stato dell’atomo, la cosiddetta variazione o salto quantico. Anche i protoni e i neutroni nell’atomo, a seconda delle loro quantità, esprimono il cosiddetto spin, cioè l’energia. Fino alla enunciazione delle basi della fisica quantistica – inizio del ventesimo secolo – non si conosceva la vera natura della luce, ovvero se fosse un’onda o una moltitudine di particelle. Si diceva: è un po’ un’onda e un po’ un insieme di particelle. Solo nel 1924 il fisico francese di origine italiana Louis de Broglie ha avanzato l’idea che ogni particella di materia in movimento fosse un’onda di materia, così riuscendo a spiegare la quantizzazione dei suoi livelli energetici. La materia si comporta in maniera ondulatoria. Non solo elettroni e fotoni e tutte le particelle sono onde ma, anche quando separate da enorme distanza, esse comunicano e si modificano: la modifica dello stato quantistico dell’una si ripercuote immediatamente sull’altra, uno dei fenomeni più misteriosi che caratterizza gli stati quantici, il cosiddetto “entanglement” vale a dire una correlazione tra gli stati quantistici di particelle (quanti) spazialmente distanti.

Le onde, come è noto, possono essere di tipo meccanico come ad esempio il suono, o elettromagnetiche come le onde radio, i raggi X e gamma: sono oscillazioni del campo elettromagnetico. Esse si caratterizzano per il fatto che non trasportano materia ma solamente energia. I campi elettromagnetici si propagano sotto forma di onde elettromagnetiche la cui frequenza indica il numero di oscillazioni che l’onda compie in un secondo: un Hertz corrisponde ad una oscillazione al secondo. Le onde non sono “in fase”, cioè come un fascio di luce che ha la stessa frequenza, e fase. La coerenza – di fase – fu scoperta a metà del secolo scorso nelle radiazioni e subito la domanda che sorse spontanea: la coerenza esiste anche nella materia? Nel 1962 il fisico russo Lev Davidovic Landau fu premiato con il Nobel per avere scoperto che la coerenza è una proprietà anche della materia (il laser è luce coerente “in fase”, mentre la luce della lampadina non è coerente, non è “in fase”. L’acqua è coerente, immagazzina energia).

Gli scienziati si sono quindi dedicati allo studio del fenomeno dell’oscillazione coerente delle membrane cellulari: i campi elettromagnetici cellulari si propagano in molecole biologiche quali dna e polipeptidi (catene di aminoacidi) garantendo energia e trasporto di cariche. Le onde elettromagnetiche dei campi si sovrappongono in maniera armonica con frequenze multiple. Tendono ad acquisire uguale velocità ed a sincronizzarsi dinamicamente nel loro moto e nelle frequenze di radiazione, tendono cioè a diventare coerenti. In un biosistema – nei nostri corpi – questa sincronizzazione determina una autoregolazione dei processi metabolici, che può essere stimolata anche da un debole campo elettromagnetico esterno a condizione che abbia la frequenza uguale alla frequenza del campo elettromagnetico endogeno (interno). Da qui la terapia della risonanza a microonde.

Nell’acqua i domini coerenti – folti gruppi di molecole “in fase” – oscillano a una data frequenza attraendo le biomolecole eccitate che risuonano alla stessa frequenza, oscillando tutte le molecole “in fase” con il campo elettromagnetico intrappolato. Le molecole attratte reagiscono consegue chimicamente tra loro e rilasciano energia. È stato sempre Richard Lawrence Liboff ad avere ipotizzato che l’acqua consta e si sostanzia di oscillazioni elettromagnetiche interne a se stessa, indipendentemente cioè da campi elettromagnetici esterni. Molti studi scientifici hanno in seguito dimostrato empiricamente le caratteristiche elettromagnetiche dell’acqua. La meccanica quantistica ci ha “spiegato” che l’intero fenomeno energetico è vibrazionale indipendentemente dalla forma in cui si presenta. L’intera materia può essere spiegata in termini di relazioni di interferenza tra sistemi oscillanti – è la teoria quantistica cosiddetta dei campi – semplificando in maniera notevolissima, l’energia – che è dappertutto e ci pervade – è un campo esteso all’infinito (o campo quantistico) il quale si distribuisce tramite onde/particelle cosiddette “quanti” che sono una sorta di insieme di pacchetti di energia e di impulso, capaci di manifestarsi sia come onde che come corpuscoli. Questi campi si caratterizzano per l’intensità e per il modo in cui oscillano che ne dà il ritmo in un tutto correlato e “intrecciato “(traduzione approssimativa: entanglement).

Il vuoto, come lo pensiamo noi, non esiste. È anch’esso uno stato quantistico di energia minima: vuoto quantistico. Il passaggio dalla struttura granulare – corpuscoli – a quella particellare poi atomica poi molecolare (gas) è indotto dall’azione del campo elettromagnetico su una lunghezza d’onda portante, la quale determina la risonanza cioè l’accoppiamento “di fase” tra tutte le oscillazioni elettromagnetiche che vengono coinvolte. Il risultato di questa risonanza oscillatoria è la strutturazione particellare e coerente della materia (gas), la sua strutturazione atomica e molecolare. Dalla materia/gas alla materia condensata – liquidi e solidi – viene in aiuto la teoria del dominio di coerenza oscillatoria enunciata dal gruppo di fisici italiani Giuliano Preparata ed Emilio Del Giudice. Sempre semplificando moltissimo, il sistema atomico-molecolare coerente – liquidi e solidi – risuona (concordanza “di fase”): atomi e molecole risuonano e oscillano nel campo elettromagnetico i cui sono immersi, su una lunghezza d’onda portante. Ogni onda, ogni liquido, ogni solido, tutta la materia corrisponde ed oscilla, vibra in maniera coerente – “in fase” – ad una specifica frequenza che è associata a una energia, a uno spin, a una tensione. I cambi e le transizioni tra frequenze corrispondono al venire meno di ritmi, di spin e di tensioni, ed all’amplificazione di altri.

L’acqua allo stato liquido è come un “medium”, lo strumento fondamentale per le comunicazioni a lungo raggio. È in grado di modificare, interagendo con l’ambiente, la sua organizzazione sopramolecolare. L’acqua biologica – l’acqua dentro di noi – cattura i campi elettromagnetici e produce essa stessa potenziali elettromagnetici che regolano la fase di tutto il sistema il quale, a sua volta, determina attrazioni selettive tra le molecole dell’acqua: quella determinata molecola si attrarrà e accoppierà con quell’altra determinata molecola, non altra. Il mutuo riconoscimento e richiamo tra le molecole si fonda ed avviene cioè in base ad una interazione elettromagnetica a lunga distanza. Le reazioni biochimiche dentro di noi sono selettive cioè obbediscono a specifici codici organici, velocissimi. La dinamica della vita emerge dal ritmo oscillatorio dell’acqua e dalle manifestazioni connesse, che possono essere viste come una sorta di “respirazione” dell’acqua biologica. La vita non è altro, in definitiva, che una forma di organizzazione nell’acqua, di energia nell’acqua.

Da qui, negli anni Ottanta con le sperimentazioni e, negli anni Novanta, con i primi riscontri clinici, sono state eccitate le molecole, ad esempio di un farmaco, ne sono state amplificate le frequenze e queste sono state inviate direttamente ad un soggetto ricevente sotto forma di onde, oppure imprimendole nell’acqua che ne è stata in tal modo “informata”. Si somministrano cioè onde dentro l’acqua – informata – al posto dei farmaci. È come accendere un vecchio registratore ed incidere sul nastro le voci delle molecole: l’acqua ha la funzione del nastro magnetico. Una volta registrato, si può riprodurre il suono del medicinale e farlo ascoltare alle cellule dell’organismo, che lo riconoscono. Che si somministrino molecole, o si inviino segnali, è lo stesso, la chimica delle molecole e la fisica dei segnali seguono vie parallele. Le cellule non solo ascoltano il canto, ma lo comprendono.
Le molecole del farmaco vibrano alla frequenza caratteristica di quel medicinale; sono onde elastiche, infrasuoni. Tecnicamente, ricevendo l’onda dal generatore, le molecole si sovraeccitano, le oscillazioni diventano più ampie con più forte emissione di segnali. L’elettrodo di entrata capta un concerto di onde in forma anche di suoni. Avviene nello stesso modo nella radio: all’ingresso si producono variazioni di campi elettrostatici che l’apparecchio registra, a quel punto i segnali sonori sono convertiti in campi elettrici che, amplificati a dovere, sono trasportati in uscita dove avviene il processo opposto. È questo il passaggio fondamentale che scientificamente deve essere fatto: se intendiamo la vita solo come fenomeno molecolare non troveremo mai le risposte che cerchiamo, a cominciare dalla sua origine. Se differentemente la consideriamo nei suoi aspetti basati sulla fisica quantistica, quale sistema complesso di informazioni dinamicamente organizzate – coerenti, diffuse ed operative – in grado di organizzare energia e materia, saremo nella condizione di decifrare e guardare in faccia il nostro futuro.

La vita di ogni nostra cellula dipende dalla intensità del campo elettrico di membrana. La sua vitalità poggia su oscillazioni ritmiche e coerenti delle molecole che in tal modo ordinano anche le reazioni biochimiche tra le cellule. I processi vitali delle nostre cellule sono organizzati cioè grazie a un campo elettromagnetico coerente. Questo campo elettromagnetico interno a noi è una fitta rete filamentosa dentro il citoplasma – acqua – cellulare. Tale rete filamentosa elettromagnetica – campo elettromagnetico – non è un fenomeno, che fa parte dei processi chimici ma che garantisce e governa l’ordine di quegli stessi processi chimici e meccanici delle nostre cellule. Il campo elettromagnetico ordina e governa i microtubuli, importanti organi cellulari.

Se la frequenza di un filamento elettromagnetico è in risonanza con una molecola vicina, tale molecola viene attratta dalla sua superficie esterna e viene orientata dal campo elettromagnetico. La risonanza del campo elettromagnetico ordina e interconnette le reazioni chimiche. C’è la correlazione tra le oscillazioni coerenti ed il coordinamento delle reazioni chimiche. Dentro la nostra acqua si svolge la dinamica biologica, vale a dire la reciproca interazione tra elettromagnetismo e biochimica: i campi elettromagnetici consentono alle molecole di interagire attraverso la risonanza e le molecole a loro volta sono in grado di regolare la frequenza del campo elettromagnetico attraverso la loro energia di reazione. Ciò che è empiricamente è scientificamente provato, vale, esiste, è. Anche se, come sempre, come ha osservato e scritto Friedrich Nietzsche: “Tutto ciò che è fondamentale e decisivo nasce nonostante tutto”.

Aggiornato il 03 novembre 2020 alle ore 10:53