Dalla casa alla fabbrica, verso la terza rivoluzione digitale

La nuova rivoluzione digitale sarà un tornado. Una roba che, rispetto a quello che è successo finora tra internet e social, cambierà tutto. E porterà di colpo a un’innovazione tecnologica mai vista. Compreso l’ingresso a casa, per tutti e a costi accessibili, dell’intelligenza artificiale. È il messaggio lanciato da Stefano Venturi, uno che questi meccanismi li conosce bene. E che è già in grado di vedere quello che c’è più in là: è presidente dell’American Chamber of Commerce in Italia e Ceo del colosso Hewlett Packard Italia. “Nel digitale la prima rivoluzione - spiega all’Ansa a margine di un convegno a Sinnova, il quinto salone dell’Innovazione in Sardegna promosso da Sardegna Ricerche - è stata non internet di per sé ma il world wide web, per il suo potere di disintermediazione: improvvisamente ha fatto sparire gli almanacchi. Sembrava finita lì, a metà degli anni Novanta, invece è arrivata una seconda rivoluzione, quella dei social e degli smartphone, quella che ha attivato il collegamento tra le persone sottolineando la bidirezionalità e la partecipazione”. E ora? “Siamo alla terza rivoluzione, la quarta industriale - racconta Venturi - sarà un’onda che ci stupirà. E che sarà seguita da un’onda ancora più forte”. Un mare agitato da quattro forze.

“Primo, l’Internet of Things insieme agli open data, miliardi di informazioni in giro per il mondo. Secondo, il Big data analytics: sarà la mappa delle ‘galassie’ dei dati, con nuovi algoritmi a disposizione anche grazie alle scienze matematiche che hanno raggiunto livelli incredibili. Terzo, l’intelligenza artificiale: i software imparano da soli, con l’automazione che esce dalla fabbrica, e invadono le nostre vite. I prezzi stanno scendendo sempre di più. La quarta forza è il cloud, una potenza elaborativa che non è più risorsa ‘scarsa’. Prima per realizzare un’idea magari occorrevano mezzi economicamente rilevanti, un mega computer per rielaborare. Ora questo potere rielaborativo è demandato alla “nuvola”. Le conseguenze? “Una economia delle idee - risponde l’esperto - che per chi ha intraprendenza può cambiare tutto. La novità può arrivare da chiunque. E produrrà una accelerazione dell’innovazione”. Esempi pratici. “Basta vedere anche l’evoluzione delle stampanti 3D - sottolinea Venturi - cambierà tutto. L’albero motore di un’auto potrà essere realizzato sotto casa, tutto quello che occorrerà si farà dove serve”. E l’uomo tra i robot? “Sarà sempre centrale - chiarisce - sarà un’epoca di grandi opportunità, possiamo reinventare tutto. Dobbiamo investire in ricerca, raddoppiare gli sforzi. Per ogni posto cancellato ci sarà la possibilità di crearne 3,1 nuovi, a patto che anche noi ci trasformiamo con la formazione permanente”. L’Italia? “Siamo avanti ma dobbiamo spingere sull’innovazione - dice Venturi - Ci sono grandi possibilità: ci vogliono talenti, idee e capitali. Dobbiamo rilanciare le start up con un atteggiamento rivoluzionario che ora non vedo: mi piacerebbe vedere in azione i ribelli dell’innovazione”.

Aggiornato il 06 ottobre 2017 alle ore 08:54