Ucraina, Frattini: “Bisogna renderlo un Paese neutrale”

martedì 15 febbraio 2022


Per l’Ucraina, Franco Frattini auspica un futuro da “Paese neutrale”. Secondo il presidente del Consiglio di Stato, per la pace tra russi e ucraini “c’è una strada, che da varie parti si sta esplorando e che non è stata smentita neppure dopo l’incontro tra Macron e Putin”. La strada “è la finlandizzazione dell’Ucraina”. Lo sostiene l’ex ministro degli Esteri in un’intervista al Messaggero. Nel 1970, “quando la Finlandia temeva l’influenza dell’allora Unione Sovietica – spiega – si decise di rendere neutrale la Finlandia: né schierata con la Nato, ma neppure con l’Urss. Uno Stato cuscinetto, tra Norvegia e Danimarca da una parte e il blocco baltico dell’altra”. Una soluzione percorribile anche per l’Ucraina visto che “per Statuto non possono entrare nell’alleanza atlantica i Paesi che non hanno tutti i requisiti di stabilità e pacificazione interna”. Anche per la Russia la neutralità dell’Ucraina sarebbe un vantaggio: “perderebbe l’influenza di diritto sulla regione, ma manterrebbe quella di fatto. E si sterilizzerebbero anche le spinte nazionaliste filo-ucraine all’interno del Paese”.

Comunque nella crisi ucraina pare a Frattini “difficilmente verosimile un’escalation militare che conduca ad un’azione bellica”. Basta guardare “gli interessi in campo dell’Occidente, degli Stati Uniti e della Russia. E, al di là di un certo scambio di altolà minacciosi, l’invasione dell’Ucraina non conviene davvero neppure a Putin” perché “non avrebbe poi la forza politica ed economica per reggere una reazione occidentale”. In più “c’è anche un fronte interno.  Tra ucraini e russi ci sono rapporti, legami. E la popolazione non accetterebbe mai un’invasione russa e a quel punto si rivolterebbe. Per questo, credo, anche quando parla del gas lo stesso Putin si affretta a dire che non lo toglierà all’Ucraina”.

Intanto, sugli sviluppi delle fibrillazioni al confine ucraino, il gruppo di Fratelli d’Italia alla Camera chiede a Mario Draghi di riferire in Aula. “Dopo l’inascoltata richiesta di comunicazioni del presidente del Consiglio Draghi sulle crisi internazionali ed energetica – dichiara il capogruppo alla Camera Francesco Lollobrigida – Fratelli d’Italia ha scritto al presidente della Camera Fico affinché si faccia portavoce presso il governo dell’urgente necessità di tale confronto parlamentare. È infatti imprescindibile che Draghi, in vista del prossimo Consiglio europeo, riferisca alla Camera sugli orientamenti dell’esecutivo in merito alle tensioni tra Russia e Ucraina. Le evidenti ripercussioni sull’Europa, in riferimento soprattutto alla questione energetica, e su tutto lo scenario geopolitico mondiale meritano grande attenzione ed una profonda riflessione. Lo scenario internazionale appare di una gravità inaudita ed è assolutamente necessario che il Parlamento esprima una posizione condivisa”.


di Ugo Elfer