Crisi Ucraina: le mosse della Nato

La crisi ucraina sembra non voglia cessare. Dagli Usa è arrivato il “consiglio”, rivolto alle famiglie dei diplomatici, di lasciare il Paese, a causa della “persistente minaccia di un’operazione militare russa”. Il Dipartimento di Stato, in una nota, ha poi puntualizzato: “La situazione della sicurezza, in particolare lungo i confini dell’Ucraina, nella Crimea occupata dalla Russia e nella zona di Donetsk controllata dalla Russia, è imprevedibile e potrebbe deteriorarsi in qualsiasi momento”. A Kiev, per la cronaca, l’ambasciata rimarrà aperta.

I timori del Governo Usa

Secondo quanto appreso, il timore del Governo Usa è che in Russia possano verificarsi ritorsioni contro i cittadini statunitensi, per questo ha consigliato loro di evitare viaggi. Allo stesso tempo, il presidente americano Joe Biden ha valutato l’opportunità di inviare soldati (fino a cinquemila) nell’Est Europa e nel Baltico.

La nota della Nato

Invio di navi e caccia nell’Europa dell’Est: gli alleati della Nato stanno allertando le forze per implementare “la nostra capacità di deterrenza e difesa – è riportato in un comunicato – mentre la Russia continua ad aumentare la propria presenza militare dentro e fuori dall’Ucraina”. E poi: “La Danimarca sta inviando una fregata nel Mar Baltico ed è pronta a schierare quattro caccia F-16 in Lituania a sostegno della missione di polizia aerea di lunga data della Nato nella regione. La Spagna sta inviando navi per unirsi alle forze navali della Nato e sta valutando l’invio di caccia in Bulgaria”. Non solo: “La Francia ha espresso la sua disponibilità a inviare truppe in Romania sotto il comando della Nato”. Senza dimenticare che “i Paesi Bassi invieranno due aerei da combattimento F-35 in Bulgaria da aprile per supportare le attività di polizia aerea della Nato nella regione e stanno mettendo una nave e unità terrestri in attesa per la Forza di risposta rapida. Gli Stati Uniti hanno anche chiarito che stanno valutando la possibilità di aumentare la propria presenza militare nella parte orientale dell’Alleanza”.

Difendere gli alleati

Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, ha notato: “Accolgo con favore gli alleati che contribuiscono con ulteriori forze alla Nato. La Nato continuerà ad adottare tutte le misure necessarie per proteggere e difendere tutti gli Alleati, anche rafforzando la parte orientale dell’Alleanza. Risponderemo sempre a qualsiasi deterioramento del nostro ambiente di sicurezza, anche rafforzando la nostra difesa collettiva”.

Cosa dice il Cremlino

Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha sostenuto che la Nato e Washington stanno in sostanza incrementando le tensioni con “annunci isterici” e “azioni concrete”. Oltre a segnalare che il rischio di un’offensiva delle truppe ucraine contro i separatisti filo-russi nell’est del Paese è “molto alto”.

Londra: subito il ritiro del personale diplomatico

Nel frattempo, Londra ha riferito del ritiro del proprio personale dall’ambasciata di Kiev, per la “minaccia crescente” della Russia nei confronti dell’Ucraina. L’ambasciata britannica, comunque, sarà aperta per sbrigare gli affari essenziali.

Il commento di Ursula von der Leyen

Ursula von der Leyen, presidente della commissione dell’Unione europea, ha annunciato la disposizione, da parte dell’Ue, di una serie di aiuti finanziari all’Ucraina “da 1,2 miliardi di euro”. E ha spiegato che “l’Ucraina è uno Stato libero e sovrano e l’Ue è al suo fianco ed è fermamente impegnata” per risolvere la crisi. Sottolineando: “Contiamo sul Consiglio e sul Parlamento europeo per l’adozione di questa assistenza finanziaria di emergenza il prima possibile”.

Ministri Ue: Mosca scelga dialogo costruttivo

I ministri degli Esteri dell’Unione europea, in una nota congiunta, hanno detto: “Il Consiglio condanna le continue azioni aggressive e le minacce della Russia contro l’Ucraina e invita la Russia a ridurre l’escalation, a rispettare il diritto internazionale e a impegnarsi in un dialogo costruttivo attraverso i meccanismi internazionali stabiliti”.

Sicurezza europea

Volodymyr Zelensky, presidente ucraino, in un tweet ha specificato: “Sono grato a Ursula von der Leyen per la tempestiva decisione dell’Ue di concedere 1,2 miliardi di euro di assistenza macro-finanziaria all’Ucraina. L’Ucraina forte è la chiave per la sicurezza europea. L’Ue dimostra ancora una volta il suo fermo sostegno all’Ucraina”.

Aggiornato il 24 gennaio 2022 alle ore 15:51