Parlamento Ue, la maltese Roberta Metsola è la neo presidente

Roberta Metsola è stata eletta presidente del Parlamento europeo con 458 voti. L’eurodeputata maltese del Ppe ha avuto la meglio sulla candidata dei Verdi Alice Kuhke (che ha ottenuto 101 voti) e sulla candidata della Sinistra Sira Rego (che ha ottenuto 57 voti). Metsola ha riportato una maggioranza schiacciante (la maggioranza assoluta era di 309 voti). I votanti sono stati 690: schede bianche o nulle 74; voti espressi 616. Nata a Malta nel 1979, Roberta Metsola è deputata europea dal 2013. È stata eletta prima vicepresidente nel novembre 2020 ed è stata presidente ad interim dopo la scomparsa del presidente David Sassoli, l’11 gennaio. È la terza donna presidente del Parlamento europeo, dopo Simone Veil (1979-1982) e Nicole Fontaine (1999-2002). “La prima cosa che vorrei fare, come presidente – ha dichiarato in italiano – è raccogliere l’eredità che ci ha lasciato David Sassoli. David era un combattente per l’Europa, per noi, per questo Parlamento. Credeva nel potere dell’Europa di forgiare un nuovo percorso in questo mondo. Grazie David”. Nel suo primo discorso da presidente, Roberta Metsola ha detto di sentirsi “onorata della responsabilità che mi affidate. Vi prometto che farò del mio meglio per lavorare per questo Parlamento e per i cittadini europei”. Secondo la neopresidente dell’Europarlamento, bisogna “garantire che la Conferenza sul futuro dell’Europa abbia il sostegno necessario di cui ha bisogno per garantire risultati concreti e, in particolare, dobbiamo ascoltare nostri giovani in questo anno a loro dedicato”.

In un tweet la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha espresso le sue “più calorose congratulazioni a Roberta Metsola per l’elezione a presidente del Parlamento europeo. In quanto terza donna a capo di questa nobile Camera, il tuo duro lavoro e la tua determinazione sono fonte di ispirazione per tutti noi. Lavoreremo a stretto contatto per la ripresa dell’Ue e un futuro europeo verde, digitale e luminoso”.

Se Roberta Metsola raccoglierà l’eredità di David Sassoli, “che ha lavorato per un’Europa solidale, più giusta, un’Europa più vicina a chi ha più bisogno di noi, può contare sul supporto dei social democratici al fine di raggiungere questi obiettivi”. È quanto afferma Iratxe Garcia Perez, presidente del Gruppo dei Socialisti e democratici, dopo l’elezione di Roberta Metsola alla guida del Parlamento europeo. “Lei da oggi non è più un membro di un gruppo politico ma il Presidente dell’intero parlamento, di tutti i suoi membri e quindi sono sicura che difenderà le posizioni che emergeranno dai nostri dibattiti e votazioni”, dice Garcia Perez, aggiungendo che “questa è democrazia, e oggi dobbiamo difenderla più che mai prima d’ora”. Infine la presidente dei social democratici augura un grande successo a Metsola “perché i suoi successi personali, saranno i successi collettivi di questa istituzione”.

Il capodelegazione del Carroccio al Parlamento europeo, Marco Campomenosi, ha rivendicato il voto a sostegno di Metsola. “Abbiamo deciso, come Lega – ha detto Campomenosi – di votare la candidata del Ppe, Roberta Metsola, alla presidenza del Parlamento europeo perché è una donna che conosciamo e apprezziamo e lei conosce bene i temi che gli italiani portano a Bruxelles, in particolare sull’immigrazione e sulla gestione del Mediterrano. La nostra scelta non è frutto di mercanteggiamenti e nulla c’entriamo con la spartizione che è stata concordata ieri tra Ppe, S&d e liberali. Anzi, a livello di contenuti speriamo che il Ppe non sarà costretto a virare ancora di più a sinistra sotto la guida di Weber, in particolare per quanto riguarda i temi della transizione ecologica. E chiediamo a Metsola di rappresentare, da presidente, i diritti delle minoranze nel nostro Parlamento. La carica che avrà prevede che debba garantire equilibrio e buon senso e rappresentare anche le istanze di chi non fa parte della maggioranza”.

Aggiornato il 18 gennaio 2022 alle ore 20:10