Elezioni in Russia: esulta il partito di Putin

Il partito di Vladimir Putin, Russia Unita, è soddisfatto. Proprio Andrei Turchak, segretario generale del partito, nel corso di una conferenza stampa afferma: “Alle 8 del mattino, Russia Unita sta vincendo più del 48 per cento dei voti, il che ci permette di avere 120 mandati. I nostri candidati stanno vincendo in 195 collegi uninominali”. Secondo quanto riferito dalla Commissione elettorale centrale, Russia Unita avrebbe ottenuto il 49,42 per cento dei voti di lista, i quali eleggono la metà dei deputati della Duma. Un responso, questo, che è la fotografia del risultato dello scrutinio dell’80,1 per cento dei voti. Il Partito Comunista tocca quota 19,28 per cento, i Liberaldemocratici il 7,55, il partito di Russia Giusta il 7,3 per cento e Nuovo popolo il 5,37 per cento.

Alla luce dei risultati – ancora preliminari dello scrutinio – Russia Unita esulta. Turchak ritiene la campagna elettorale come “una delle più trasparenti” e aggiunge che “non ci sono state violazioni significative”, ricordando il dispiegamento di “più di 100mila osservatori ai seggi”.

I sostenitori del presidente intanto gridano “Russia, Russia!” e “siamo la squadra di Putin”, oltre a sventolare le bandiere del partito. Sergei Sobyanin, sindaco di Mosca, definisce l’esito delle elezioni come un “grande giorno di festa”. Vladimir Putin, va ricordato, non si trova al quartier generale della campagna a Mosca: è in autoisolamento, poiché alcuni componenti del proprio entourage risultano contagiati dal Covid.

L’opposizione – che gravita intorno all’attivista Alexei Navalny – parla di brogli. In base a quanto riportato dall’agenzia di stampa Interfax, almeno 750 denunce sarebbero arrivate ai funzionari elettorali. Non solo: proprio i sostenitori di Navalny avrebbero puntato il dito contro Google che avrebbe stoppato i link di accesso ai Google Doc adoperati dal movimento dell’attivista per divulgare la lista di candidati anti-Cremlino.

Aggiornato il 20 settembre 2021 alle ore 11:39