Elezioni Israele: la maggioranza non c’è

In Israele, dopo il 90 per cento dei voti scrutinati, il blocco di destra del premier Benjamin Netanyahu è a 52 seggi, quindi senza maggioranza. Maggioranza che non ci sarebbe neanche se Naftali Bennett prendesse la decisione di entrare nella coalizione con i suoi 7 seggi. Il totale, difatti, sarebbe 59. Ovvero due seggi in meno dei 61 necessari alla Knesset. Secondo alcuni media locali, l’ottenimento della maggioranza è legato alla possibilità che Raam, il partito arabo scissionista di Mansour Abbas, entri nella coalizione con i suoi 5 seggi oppure appoggi, dall’esterno, il blocco di destra del premier.

Netanyahu, nel frattempo, ha commentato: “L’unica alternativa ad un governo della destra guidato da me, è un quinto voto”. Inoltre, ha evidenziato che “una chiara maggioranza” degli eletti alla Knesset condivide la “sua politica”. Perciò, nelle prossime ore, parlerà con tutti i deputati in grado di aiutarlo nella costruzione di un governo stabile.

Il maggior partito resta il Likud, seguito dal centrista Yair Lapid. Nel pomeriggio dovrebbe partire lo spoglio dei voti dei malati di Covid e di quelli in quarantena, per poi passare ai soldati e ai diplomatici all’estero. I risultati conclusivi sono previsti per venerdì prossimo.

Aggiornato il 24 marzo 2021 alle ore 12:18