Libia: al-Sarraj si ritira dai colloqui di Ginevra

La situazione libica è sempre più complessa. Il governo di unità nazionale (Gna) che fa capo a Fayez al-Sarraj ha annunciato la sospensione della sua partecipazione alla commissione militare congiunta a Ginevra, sotto la egida delle Nazioni Unite, a seguito di ripetute violazioni della tregua. “Stiamo annunciando la sospensione della nostra partecipazione ai colloqui militari che si svolgono a Ginevra fino a quando non saranno adottate posizioni ferme contro l’aggressore (Khalifa Haftar) e le sue violazioni” della tregua, si legge in una nota.

L’annuncio fa tornare in scena Recep Tayyip Erdogan. “La Turchia – sostiene parlando al gruppo parlamentare del suo Akp ad Ankara – continua a restare dalla parte del governo legittimo della Libia a Tripoli. Se un accordo giusto non potrà essere raggiunto attraverso i negoziati internazionali, sosterremo la legittima amministrazione della Libia nel prendere il controllo dell’intero Paese” contro le forze del generale Haftar.

Poi dopo l’annuncio della nuova missione navale Ue per garantire l’embargo di armi, il presidente turco sferra il suo affondo contro l’Unione europea. “L’Ue – attacca – non ha alcuna autorità per prendere una decisione sulla Libia”.

Intanto, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Interfax, il ministro della Difesa russo Serghei Shoigu ha incontrato il generale Khalifa Haftar a Mosca per discutere della situazione in Libia. Shoigu ha ribadito “la necessità” di attuare gli accordi presi alla conferenza di Berlino. I due hanno concordato che le differenze in Libia possono solo essere risolte attraverso “un processo politico” e che “l’integrità territoriale” del Paese va rispettata.

Aggiornato il 19 febbraio 2020 alle ore 16:57