Lavrov: “Serve una nuova agenda tra Russia e Ue”

Sergej Lavrov immagina una nuova fase di collaborazione tra Mosca e Bruxelles. Il ministro degli Esteri russo intervista alla Stampa sostiene che sia arrivato il tempo di “lavorare insieme per promuovere la cooperazione tra Russia e Unione europea su una base paritaria e reciprocamente vantaggiosa. Non abbiamo mai abbandonato l’idea di costruire una ‘grande Europa’ veramente unita, senza linee divisorie, che includa la Russia, l’Unione europea e i nostri comuni vicini”: unire “gli sforzi” contribuirebbe “a uno spazio di pace, di sicurezza pari e indivisibile e di un’ampia cooperazione economica dall’Atlantico all’Oceano Pacifico”.

Domani a Roma, Lavrov, insieme al collega della Difesa Sergej Shoygu, incontrerà il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il ministro della Difesa Lorenzo Guerini. Lavrov parte dalla pluriennale “positiva collaborazione” tra Russia e Italia, “purtroppo oggi la situazione provocata dalle mosse antirusse di Washington e Bruxelles si riflette negativamente sulla loro dinamica”.

Ma alla fine del discorso sottolinea che si sta “rafforzando” tra gli Stati membri la sensazione che è giunto il momento “di riportare le nostre relazioni sulla strada di un progressivo sviluppo” e nota come Consiglio e Commissione siano consapevoli che “il mantenimento di questo viziato ‘status quo’ sia incompatibile con gli ambiziosi compiti” che l’Ue si è prefissata. Sul tavolo dell’incontro di Roma “questioni internazionali urgenti” come la situazione in Medio Oriente, comprese Siria e Libia.

A questo proposito Lavrov sottolinea che solo l’Onu può avere un ruolo chiave: l’intenzione dell’Unione europea di garantire l’integrità territoriale della Libia “non mi è del tutto chiara. Spetta agli stessi libici agire da garanti in tal senso, mentre il compito della comunità internazionale è quello di aiutarli a creare le condizioni necessarie, nella consapevolezza che solo il Consiglio di sicurezza dell’Onu può fornire garanzie universali. Per parte nostra, intendiamo lavorare in questa direzione”.

Aggiornato il 17 febbraio 2020 alle ore 15:20