Siria, Erdogan: “Regime fermi attacco Idlib o agiremo”

Recep Tayyip Erdogan non modifica la propria strategia sulla Siria. Il presidente turco, parlando ad Ankara al gruppo parlamentare del suo Akp (Partito della giustizia e dello sviluppo), dopo gli scontri di lunedì tra i rispettivi eserciti nell’area, ha lanciato il suo avvertimento. “Se il regime siriano – ha detto – non si ritirerà entro febbraio dalle zone in cui si trovano le postazioni turche di monitoraggio a Idlib, fermando così la sua offensiva contro la roccaforte ribelle nel nord-ovest della Siria, la Turchia dovrà agire”.

Erdogan ha dichiarato che la Turchia continuerà “a rispondere a qualsiasi attacco aereo o terrestre e nessuno potrà criticarci per questo”. Il presidente turco ha raccontato di avere espresso le proprie preoccupazioni ieri sera in una telefonata con Vladimir Putin, sostenitore di Bashar al-Assad. Con il presidente russo, ha aggiunto, tornerà a incontrarsi dopo un confronto tra le rispettive delegazioni per cercare una soluzione su Idlib. “Gli accordi sulla Siria non vengono rispettati. Il cessate il fuoco non può essere unilaterale. L’attacco contro i nostri soldati – ha detto ancora il leader turco – è stato un passaggio importante per la Turchia in Siria”.

Erdogan ha ribadito un concetto già espresso di recente. “Non sosterremo in nessun caso un piano che non sia accettato dai nostri fratelli palestinesi”. Dunque, il presidente turco è tornato a criticare duramente il piano di Donald Trump. “Il vero scopo americano – ha aggiunto – è quello di legittimare le politiche di occupazione, di invasione e di distruzione che Israele conduce da settant’anni”.

 

Aggiornato il 05 febbraio 2020 alle ore 15:16