Siria, Erdogan: “Tradito dai Paesi arabi che sostengono il Piano Trump”

venerdì 31 gennaio 2020


Alto tradimento dei Paesi arabi. È questa l’accusa lanciata da Recep Tayyip Erdogan. “I Paesi arabi che sostengono il piano di Donald Trump su Israele e Palestina commettono un tradimento verso Gerusalemme, verso il proprio popolo e verso tutta l’umanità”. Il dal presidente turco ha parlato ai membri del suo partito Akp (Giustizia e sviluppo), elencando alcuni di questi Paesi. “L’Arabia Saudita è rimasta in silenzio. L’Oman e il Bahrein lo stesso. Il governo di Abu Dhabi applaude. Vergogna! Vergogna!”.

Secondo il presidente turco, “questo piano di Trump “ha per obiettivo l’annessione delle terre palestinese occupate. Noi non riconosciamo e non accettiamo in nessun caso questo piano che elimina interamente la Palestina e usurpa Gerusalemme. Come è stato per millenni, anche oggi Gerusalemme è la chiave per la pace mondiale. Se non riusciremo a difendere la moschea di Al Aqsa, domani punteranno alla Mecca. Per questo, Gerusalemme è la nostra linea rossa”.

Erdogan si è detto dispiaciuto “dell’approccio di Paesi del mondo islamico. Perché l’Arabia Saudita è rimasta in silenzio? Abbandonare Gerusalemme alle grinfie sanguinarie di Israele sarebbe la cosa peggiore fatta all’umanità”. Il leader turco ha annunciato che avrà consultazioni telefoniche con il presidente palestinese Abu Mazen e il leader di Hamas Ismail Haniyeh.

Inoltre, Erdogan ha assicurato che “la Turchia non resterà a guardare di fronte agli sviluppi a Idlib e in altre regioni della Siria. Vogliamo il ritorno della stabilità in Siria e per questo faremo tutto ciò che è necessario, anche sul piano militare. Nessuno può costringerci ad accettare la tirannia del regime siriano”.

Le parole del leader di Ankara giungono dopo che nuovi raid delle forze di Bashar al Assad e della Russia hanno provocato decine di migliaia di sfollati da Idlib verso la frontiera turca. Nei giorni scorsi, Erdogan ha anche accusato esplicitamente Mosca di aver violato la tregua concordata con Ankara nell’area. “La Turchia non può permettersi una nuova ondata di rifugiati”, ha avvisato il presidente turco. Ankara ospita al momento oltre 3,6 milioni di profughi siriani, più di ogni altro Paese al mondo.


di Lia Faldini