Iran, il Boeing ucraino sarebbe stato abbattuto da due missili

Ora non ci sarebbero più dubbi. Il Boeing 737 dell’Ukrainian Airlines caduto lo scorso 8 gennaio a Teheran sarebbe stato abbattuto da due missili. Sarebbe questo il drammatico esito dell’inchiesta avviata dall’Iran. Due missili sarebbero stati lanciati contro l’aereo che trasportava 176 persone a bordo, per la maggior parte iraniane e canadesi. Secondo il rapporto dell’Aviazione civile iraniana “Due missili M1-Tor sono stati lanciati da nord in direzione del velivolo”.

L’Iran ha chiesto aiuto a Francia e Stati Uniti per decrittare il contenuto delle scatole nere del Boeing ucraino, ma i due Paesi non hanno “ancora risposto positivamente” alla sua richiesta di fornire la tecnologia necessaria. Teheran spiega che intende per il momento mantenere le scatole nere, che contengono i dati di volo e le comunicazioni in cabina di pilotaggio, ma ha chiesto aiuto a Parigi e Washington per analizzarle. Nei giorni scorsi, l’Ucraina ne aveva chiesto la consegna anche per “preservare le prove”.

Dall’inchiesta emergerebbe l’errore umano. Secondo quanto riporta la tivù iraniana Irib, “due missili Tor-M1 sono stati lanciati dal lato nord contro questo aereo. Intanto, proseguono le indagini sulle modalità con cui i missili hanno provocato l’incidente”. Le notizie in arrivo da Teheran confermerebbero le rivelazioni del New York Times che mercoledì scorso pubblicava immagini esclusive e “verificate” riprese da alcune telecamere di sicurezza, secondo cui due missili erano stati lanciati dalla contraerea iraniana contro il Boeing ucraino dopo il decollo dall’aeroporto di Teheran. Nel video si vedono i due vettori lanciati a breve distanza uno dall’altro, circa 30 secondi, sparati –secondo il quotidiano americano – “da un sito militare iraniano a circa otto miglia dall’aereo”.

Aggiornato il 21 gennaio 2020 alle ore 13:15