Spagna: dopo lo stallo, Sanchez spera in una “nuova stagione”

venerdì 10 gennaio 2020


La svolta apparente, dopo le incertezze elettorali. La Spagna, dopo una fase politica che l’ha tenuta a lungo in un limbo, prova a cambiare marcia. Almeno, sono queste le intenzioni di Pedro Sanchez. Il premier socialista, che ha siglato un patto con Pablo Iglesias, il leader di Podemos, il partito della sinistra radicale spagnola, auspica il varo di una nuova fase politica per la vita del Paese.

Quando il Parlamento spagnolo ha dato la fiducia al suo esecutivo, Sanchez ha twittato la sua dichiarazione d’intenti. “Con il governo di coalizione progressista – ha scritto – in Spagna si apre una stagione di dialogo e politica utile. Un governo per tutte e tutti che estenda i diritti, ripristini la convivenza e difenda la giustizia sociale”.

Ma il leader del Psoe ha ottenuto una fiducia molto risicata (167 voti a favore, 165 contro, 18 astensioni), dopo lunghi mesi di stallo. Il suo governo è la prima coalizione al potere in Spagna dalla fine della dittatura di Franco nel 1975 e il primo governo delle sinistre unite dalla Seconda Repubblica spagnola (1931-39).

Iglesias sarà uno dei quattro vicepresidenti del governo spagnolo e avrà una delega ai diritti sociali. Lo ha confermato ufficialmente l’esecutivo, sottolineando che sarà sua la responsabilità dell’attuazione dell’Agenda 2030, gli obiettivi sociali indicati dall’Onu per lo sviluppo sostenibile e l’eliminazione della povertà. Sono donne gli altri tre vicepresidenti. L’attuale numero due del governo, la socialista Carmen Calvo, manterrà il suo incarico con una delega alla presidenza e alle relazioni con il Parlamento. Le verrà anche assegnato il delicato incarico di salvaguardare la “memoria democratica”, legata alla Guerra civile (1936-39) e alla dittatura di Franco (1939 -75).

L’attuale ministra dell’Economia Nadia Calviño è stata promossa vicepresidente, responsabile del coordinamento degli affari economici e della trasformazione digitale. Al suo fianco, la ministra delle Finanze socialista Maria Jesus Montero, che diventa il nuovo portavoce del governo. La ministra dell’Ambiente, Teresa Ribera, è la quarta vicepresidente: si occuperà della Transizione ecologica e della Questione demografica, due questioni ritenute centrali dal governo Sanchez, a fronte di un tasso di natalità ai minimi. La deputata di Podemos Irene Montero entrerà nel governo come ministra dell’Uguaglianza.

Il governo avrà altri tre ministri membri o vicini a Podemos: l’ex avvocata Yolanda Díaz, attivista comunista, sarà ministra del Lavoro, Alberto Garzon ministro dei consumatori e Manuel Castells ministro dell’Università. Il resto del governo sarà annunciato “nei prossimi giorni”, ha detto lo staff di Sanchez.


di Mauro Finker