Il Canada accusa l’Iran del disastro aereo del Boeing ucraino

Justin Trudeau ha accusato apertamente l’Iran. Il premier canadese ha detto che “secondo numerose fonti di intelligence” l’Iran ha abbattuto con un missile l’aereo ucraino, caduto mercoledì a Teheran. “Le prove raccolte indicano che l’aereo ucraino precipitato a Teheran potrebbe essere stato colpito non intenzionalmente”, ha aggiunto. Tra le 176 vittime, 63 erano canadesi. Anche il premier britannico, Boris Johnson, ha confermato che il Boeing ucraino è stato abbattuto da un missile iraniano, secondo le informazioni in suo possesso. E la presidenza dell’Ucraina vuole le “prove”.

L’accusa canadese è stata respinta seccamente dal presidente dell’Organizzazione per l’aviazione civile iraniana, Ali Abedzadeh. “Una cosa è certa: questo aereo non è stato colpito da un missile”, ha ribadito in una conferenza stampa, negando le accuse secondo cui il Boeing ucraino precipitato all’alba di mercoledì a Teheran sia stato abbattuto per errore da un razzo iraniano. Ma un video ottenuto e pubblicato dal New York Times mostrerebbe il momento in cui il Boeing 737 ucraino è stato colpito da un missile alcuni minuti dopo essere decollato dall’aeroporto di Teheran. Le immagini mostrano come il missile abbia centrato l’aereo senza però provocare un’esplosione immediata del jet che ha continuato a volare per diversi minuti ancora, cercando di tornare indietro verso lo scalo della capitale iraniana. Altri video visti dal Nyt mostrano quindi il momento in cui l’aereo in fiamme è esploso e precipitato.

Intanto, l’Iran ha chiesto al Canada di fornire le sue informazioni sull’aereo, riferisce un comunicato ufficiale e parla anche di “una sospetta messinscena”. Il ministero degli Esteri iraniano ha invitato la Boeing, il costruttore dell’aereo ucraino precipitato, a “partecipare” all’inchiesta sull’accaduto. Il National Transportation Safety Board americano parteciperà all’indagine sul Boeing dell’Ukrainian Airlines che si è schiantato in Iran. Dopo Newsweek, anche la Cbs accredita la tesi dell’abbattimento del Boeing. In particolare, secondo le fonti citate dall’emittente Usa, l’intelligence americana avrebbe intercettato segnali di due missili lanciati dagli iraniani, probabilmente degli SA-15, seguiti poco dopo da un’esplosione. L’ipotesi è che l’aereo sia stato colpito involontariamente. Il team di esperti ucraini che indaga sul disastro ha incontrato a Teheran le autorità dell’aviazione civile iraniana. La Repubblica islamica ha invitato a partecipare all’inchiesta anche il Canada e la Svezia, che nella tragedia hanno avuto rispettivamente 63 e 10 morti.

“L’aereo, che all’inizio si dirigeva verso est per lasciare la zona dell’aeroporto, ha girato a destra a causa di un problema e stava tornando all’aeroporto nel momento dell’incidente”, aveva reso noto sul suo sito l’Organizzazione per l’aviazione civile iraniana. Le agenzie di intelligence occidentali mercoledì in serata avevano scartato l’ipotesi che il Boeing 777 ucraino fosse stato colpito da un missile. Ma per tutta la giornata sull’incidente era stato giallo, spingendo molte compagnie a cambiare rotta ai propri voli, evitando uno spazio aereo considerato ad alto rischio per i venti di guerra. Ad alimentare i sospetti anche l’annuncio delle autorità della Repubblica islamica di non voler consegnare alla Boeing né agli Usa le due scatole nere recuperate tra i detriti, a una decina di chilometri dallo scalo.

Un nuovo drammatico incidente mortale per la Boeing, dopo lo schianto di due 737 Max jet in meno di cinque mesi in Indonesia ed Etiopia. Stando ai dati delle piattaforme specializzate, il jet era atterrato e ripartito da Malpensa, dove aveva passato senza problemi i controllo di routine. Secondo il presidente della compagnia, Evgeny Dykhne, “l’aereo era in buone condizioni, uno dei migliori”, costruito nel 2016 e completamente revisionato appena due giorni fa. Attivo dal 1992, il vettore ucraino non aveva fatto registrare finora incidenti di rilievo. I dati forniti dai siti specializzati indicano poi un decollo regolare e un’ascesa fino a 2.400 metri, prima dell’improvvisa perdita di quota. Le condizioni atmosferiche e di visibilità erano buone. Resta poi avvolto nel mistero un comunicato dell’ambasciata di Kiev a Teheran, che a caldo ha parlato di un incendio al motore, salvo poi fare marcia indietro rinviando a indagini più accurate. Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente ucraino Volodimir Zelensky, che ha chiesto di evitare “speculazioni o teorie non comprovate sulla catastrofe”.

Aggiornato il 10 gennaio 2020 alle ore 13:11