Il cessate il fuoco immediato. Secondo fonti egiziane si tratta dell’intesa raggiunta tra Israele e le fazioni armate palestinesi. L’accordo sarebbe stato trovato proprio grazie alla mediazione dell’Egitto. È arrivata anche la conferma della Jihad islamica. Il portavoce ha detto che “l’occupante ha accettato le condizioni poste dalla resistenza”.
Di tono opposto le dichiarazioni del ministro degli Esteri israeliano Israel Katz. “Alla calma – ha detto – risponderemo con la calma. La Jihad islamica ha subito un duro colpo”. In un’intervista alla radio militare, Katz ha sottolineato che “Israele non esiterà a colpire chiunque lo minacci”.
Intanto, nella striscia di Gaza un missile israeliano ha ucciso 8 membri di una famiglia palestinese a Deir al-Balah, ferendo anche 12 persone. Il bersaglio era il capofamiglia, il 45enne Ramsi Abu Malhus, secondo l’esercito israeliano comandante dei lanciatori di razzi della Jihad islamica nel settore centrale della striscia di Gaza.
Così è salito a 32 vittime il bilancio dei morti palestinesi nelle violenze successive all’uccisione di Baha Abu al Ata, responsabile dell’ala militare della Jihad per Gaza Nord. L’organizzazione palestinese per rappresaglia ha sparato 350 razzi sulle città israeliane.
Aggiornato il 14 novembre 2019 alle ore 16:10
