Hong Kong, poliziotto spara contro un manifestante

L’immagine che ha fatto il giro del mondo sintetizza la crisi di Hong Kong. Un poliziotto spara da due passi contro un manifestante. Il 21enne ora si trova in condizioni critiche. L’agente, non in tenuta antisommossa, afferra un giovane per la maglietta bianca e punta l’arma contro un secondo ragazzo disarmato che indossa una t-shirt nera. Gli spara al petto.

Il drammatico episodio è avvenuto durante gli scontri tra manifestanti e polizia nel quartiere di Sai Wan Ho. È in quella zona che un gruppo di ragazzi mascherati blocca le strade alzando le barricate. Un poliziotto mentre insegue alcuni manifestanti estrae la pistola. Il ragazzo è stato prima soccorso e portato via che era ancora cosciente e poi operato d’urgenza. Attualmente si trova in terapia intensiva dove è sotto stretta osservazione, riferiscono i media locali.

“È doloroso vedere la città caduta in uno stato di polizia”. È quanto scrive su Twitter Joshua Wong, leader del ‘Movimento degli ombrelli’ del 2014 e tra gli attivisti più in vista del fronte pro-democrazia di Hong Kong, criticando le violenze di oggi tra manifestanti e polizia.

Ma la giornata è stata segnata da un altro fatto sconcertante. Un uomo è stato dato alle fiamme. Ora è in condizioni critiche per le ustioni di secondo grado sul 28 per cento del corpo tra braccia e torace. L’episodio, ancora da ricostruire, è stato riportato dalla Rthk come avvenuto nel primo pomeriggio a Ma On Shan. L’uomo, di mezza età, si è confrontato con un gruppo di giovani attivisti accusandoli di essere “britannici” e non cinesi. Una persona gli avrebbe versato poi del liquido infiammabile appiccando poi le fiamme.

Per Carrie Lam, “dare fuoco a una persona è un atto totalmente inumano e imperdonabile”. La governatrice di Hong Kong ha condannato le voci “su Internet, di cui non si capisce lo scopo”, sull’imminenza del varo di iniziative d’urgenza, tra cui lo stop a lavoro, scuole e Borsa, dopo i violenti scontri odierni che hanno bloccato la città facendola scivolare in scenari da guerriglia. Dopo un comunicato ufficiale del governo rilanciato sui social network, la Lam è intervenuta ufficialmente in conferenza stampa, “per smentire le misure straordinarie. Dobbiamo solo tornare alla calma, la violenza non porta alcuna soluzione”.

La Lam ha accusato i “rivoltosi di distruggere ormai senza sosta la società. Non riusciranno a vedere le loro richieste soddisfatte. Mi appello a tutti per il mantenimento della calma e per l’astensione da qualsiasi attività illegale e pericolosa”.

Aggiornato il 11 novembre 2019 alle ore 17:38