Iran, Rohani annuncia un nuovo “disimpegno nucleare”

L’Iran riprenderà l’arricchimento dell’uranio. Da domani l’operazione avverrà nella centrale atomica di Fordo, a 180 chilometri a sud di Teheran. È quanto ha detto il presidente Hassan Rohani, annunciando stamani un nuovo passo nel disimpegno dall’accordo sul nucleare del 2015, alla scadenza del quarto ultimatum ai partner dell’Unione europea per compensare gli effetti delle sanzioni statunitensi. La Russia considera “preoccupanti” i piani dell’Iran per la riduzione ulteriore degli obblighi riguardo all’accordo sul nucleare. Per il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dalla Tass, “il collasso dell’accordo stesso non porterebbe nulla di buono”.

“Siamo preoccupati dall’annuncio del presidente Rohani” rispetto all’accordo sul nucleare. Così un portavoce della Commissione europea sollecita l’Iran ad evitare tutte le attività che lo allontanano dall’accordo siglato. “Sollecitiamo Teheran ad invertire le attività che non sono coerenti con l’accordo sul nucleare e di evitare qualsiasi altra misura che minerebbe la preservazione e la piena attuazione dell’intesa. Ribadiamo il sostegno per l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), che è l’unico organismo responsabile per il monitoraggio e la verifica del loro impegno. Abbiamo piena fiducia nel loro modo imparziale ed indipendente, con cui attuano le salvaguardie sul nucleare e ci baseremo sempre sulle loro relazioni”.

La Francia lancia un forte appello all’Iran affinché “riveda” la sua decisione di riprendere le attività di arricchimento dell’uranio in violazione degli accordi assunti con la comunità internazionale. “Restiamo impegnati in favore del JCPoa, l’accordo del 2015, ed esortiamo l’Iran a rivedere le sue decisioni contrarie all’accordo”, ha dichiarato un portavoce del ministero degli Esteri di Parigi.

Aggiornato il 05 novembre 2019 alle ore 16:06