Brexit, la decisione sulla proroga slitta alla prossima settimana

Sulla Brexit, ancora un nulla di fatto. La decisione sulla proroga slitta alla prossima settimana. Lo ha annunciato la portavoce capo della Commissione europea Mina Andreeva, durante un incontro con la stampa a Bruxelles. “Dopo la richiesta del Regno Unito di prolungare il periodo previsto dall’articolo 50 del Trattato sull’Ue per la Brexit – ha detto la Andreeva – i rappresentanti permanenti dei 27 Paesi membri hanno terminato la riunione, cui ha partecipato il capo negoziatore dell’Ue Michel Barnier, e hanno concordato sul principio di un rinvio: il lavoro continuerà nei prossimi giorni. L’intenzione è quella di prendere questa decisione per procedura scritta”.

Dunque, non si terrà il Consiglio europeo straordinario che era stato ipotizzato nei giorni scorsi. A quanto si apprende, all’interno del Coreper (il Comitato dei rappresentanti permanenti, gli ambasciatori degli Stati membri presso l’Ue), si è registrato un accordo unanime sulla necessità di accordare al Regno Unito una proroga, dato che nessuno vuole una Hard Brexit. Ma i 27 non hanno ancora raggiunto il consenso sulla durata del rinvio. Il governo britannico, in una lettera che il primo ministro Boris Johnson non ha firmato ma che l’esecutivo ha dovuto comunque inviare al presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, ha chiesto un rinvio fino alla mezzanotte (ora di Bruxelles) del 31 gennaio 2020.

Per Johnson, però, l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea il 31 ottobre “è ancora possibile”. Il premier britannico sembra non aver perso la speranza di realizzare la Brexit secondo la data prevista. “Sfortunatamente, dipende da cosa dirà la Ue. Siamo in una situazione nella quale, in base alla legge di resa approvata dal Parlamento, spetta alla Ue decidere se possiamo rimanere o no, e spetta alla Ue decidere quanto sarà lunga la proroga”, ha detto il premier secondo quanto riportato dai media britannici.

Intanto il leader laburista Jeremy Corbyn ha ribadito in un’intervista all’emittente Itv che i laburisti potrebbero sostenere l’idea di Boris Johnson per “elezioni anticipate solo se prima sarà tolto dal tavolo il no deal”.  

Aggiornato il 25 ottobre 2019 alle ore 18:17