Bolivia, un pericoloso scontro sui risultati elettorali

Evo Morales avrebbe vinto le elezioni. Ma in Bolivia l’opposizione scende in piazza per protestare. Il presidente uscente si starebbe aggiudicando al primo turno le elezioni svoltesi domenica. È quanto emerge dai risultati che si riferiscono al 95,22 per cento della Trasmissione dei risultati elettorali preliminari (Trep). Morales starebbe ottenendo il 46,86 per cento mentre lo sfidante centrista Carlos Mesa, già presidente dal 2003 al 2005, sarebbe al 36,73 per cento. Se si confermassero i dieci punti di vantaggio, non ci sarebbe bisogno di un ballottaggio il 15 dicembre. Infatti, in base alle regole elettorali boliviane, è previsto un ballottaggio nel caso in cui nessun candidato superi il 50 per cento, oppure abbia il 10 per cento di distacco sul secondo.

I risultati sono stati letti nell’auditorio del Tribunale supremo elettorale (Tse) a La Paz tra militanti pro Mesa che gridavano “Brogli! Brogli!” e sostenitori del governo che rispondevano “Assassini! Assassini!”. Il risultato definitivo del conteggio rapido sarà pubblicato in tempi brevi, ma intanto davanti all’hotel dove il Tribunale sta procedendo al conteggio si sono verificati disordini con l’intervento delle forze di sicurezza.

Nella capitale La Paz i manifestanti antigovernativi si sono scontrati con i sostenitori di Morales. È intervenuta la polizia lanciando gas lacrimogeni. Nelle città di Sucre e Tarija i manifestanti hanno incendiato gli uffici elettorali, scrivono i media locali. Mesa aveva addirittura festeggiato i risultati che indicavano il suo accesso al ballottaggio, mentre Morales aveva invitato ad aspettare che fossero conteggiati i risultati delle zone rurali, dove il suo Movimiento al Socialismo (Mas) è molto popolare.

Aggiornato il 22 ottobre 2019 alle ore 15:26