Israele, prove di dialogo tra Likud e Blu-Bianco

Dopo il voto, Israele vive ancora una situazione di stallo. Le urne non hanno dato un mandato pieno a un partito o all’altro. Eppure, dopo le diffidenze iniziali, la novità è rappresentata dai contatti tra fra Benny Gantz e Benyamin Netanyahu (nella foto). I leader dei partiti Blu-Bianco e Likud hanno concordato di avviare oggi i contatti per la possibile formazione di un governo di larghe intese.

Si parla, addirittura, di una staffetta per la premiership. Chiaramente, il nodo da sciogliere riguarda il nome del primo ministro che battezzerebbe la grosse koalition in salsa israeliana. Gantz e Netanyahu torneranno ad incontrarsi domani sera nella residenza del presidente della Repubblica Reuven Rivlin.

Ieri i due leader hanno avuto un primo incontro, durato due ore, sul cui contenuto è stato imposto il più assoluto riserbo. Infatti, per il momento, sia Gantz che Netanyahu hanno chiesto ai dirigenti dei rispettivi partiti di non rilasciare interviste. Secondo Rivlin, l’incontro di ieri ha rappresentato “un passo significativo”. Per il capo dello Stato, “un governo congiunto ed egualitario è possibile. Esso deve esprimere le voci diverse della nostra società”. A quanto risulta, Gantz, Netanyahu e Rivlin hanno concordato su un punto: la necessità di sventare il pericolo che, in assenza di un nuovo esecutivo, il Paese debba tornare alle urne per la terza volta, dopo le elezioni del 9 aprile e del 17 settembre.

 

 

 

 

Aggiornato il 24 settembre 2019 alle ore 18:15