Amazzonia: il Brasile rifiuta i soldi del G7

martedì 27 agosto 2019


Il Brasile rifiuta i 20 milioni di dollari di aiuti offerti dal G7 per combattere gli incendi in Amazzonia. Lo ha dichiarato il ministro brasiliano Onyx Lorenzoni al sito news della Globo confermando anticipazioni diffuse dai media. Lorenzoni ha anche attaccato il presidente francese: “Macron non riesce nemmeno a evitare un incendio in una chiesa che è patrimonio dell'umanità e vuole insegnarci cosa fare con il nostro paese? Ha già molto da fare a casa sua e nelle colonie francesi”.

“Siamo grati per l'iniziativa del G7, ma forse quelle risorse risulterebbero più utili per lottare contro la deforestazione in Europa”, ha aggiunto Lorenzoni, ministro della Casa Civile, incarico equivalente a quello di primo ministro. “Il Brasile è una nazione democratica e libera, che non ha mai avuto comportamenti colonialisti e imperialisti, come forse è l'obiettivo del francese Macron, in concomitanza del resto con alti indici di impopolarità a casa sua. Il ministro di Bolsonaro ha ribadito che il suo paese “può dare lezioni a chiunque” in materia di protezione ambientale, sottolineando che “non esiste nessun paese al mondo che conti con una protezione della vegetazione naturale più grande della nostra”.

Durante la notte, il ministero degli Esteri aveva diffuso una nota nella quale ha indicato che “esistono già vari strumenti” per finanziare la lotta alla deforestazione nell'ambito dell'accordo Onu per il cambiamento climatico (Unfccc), ricordando che i paesi sviluppati si sono impegnati a investire 100 miliardi di dollari l'anno per la lotta al cambiamento climatico nei paesi in via di sviluppo e osservando che “questo impegno non è stato assolto, nemmeno remotamente”. “Auspichiamo che la Francia, e gli altri paesi che appoggiano le sue idee, si impegnino seriamente in discussioni nel quadro del Unfccc, invece di lanciare iniziative ridondanti ben al di sotto dei impegni internazionali assunti e con insinuazioni ambigue riguardo al principio della sovranità nazionale”, si legge nel testo.


“Il Brasile non accetterà nessuna iniziativa che implichi una relativizzazione della sua sovranità sul suo territorio, qualsiasi sia il pretesto con il quale si intenda mascherarla”, ha aggiunto  il ministro brasiliano degli Esteri, Ernesto Araujo. In una serie di messaggi su Twitter, Araujo ha scritto che “è più che evidente lo sforzo fatto da alcune correnti politiche per estrapolare problemi ambientali reali, trasformandoli in una crisi fabbricata come pretesto per introdurre un meccanismo di controllo esterno dell’Amazzonia.(ANSA).


Secondo il capo della diplomazia brasiliana “Macron non è riuscito a inserire la sua idea di un’iniziativa per l’Amazzonia nel comunicato del G7, ma l’ha presentata alla conferenza stampa finale, per dare l'impressione che esiste un consenso fra i paesi del gruppo”.

Infine è arrivata la durissima presa di posizione del presidente Jair Bolsonaro, che ha detto che Macron vuole che che si discuta l'assistenza del G7 per combattere la deforestazione in Amazzonia, come ha proposto al vertice di Biarritz, deve ritirare “gli insulti” che gli ha rivolto e rispettare la sovranità nazionale del Brasile sul suo territorio.


di Redazione