Hong Kong, per la Cina sono avvenuti “gravi atti illegali”

La Cina esprime il proprio biasimo per le proteste avvenute ad Hong Kong. Pechino si riferisce “all’occupazione e alle devastazioni nel Parlamento della scorsa notte ad opera dei manifestanti”. Si tratta di “gravi atti illegali che calpestano lo stato di diritto e minacciano l’ordine sociale”. La Cina “sostiene con forza” il governo e la polizia dell’ex colonia sulla soluzione “dell’incidente secondo le leggi”. Il portavoce del ministero degli Esteri Geng Shuang ha ribadito che le nazioni straniere “devono astenersi da ogni commento sulle proteste trattandosi di “mere questioni interne”.

Geng Shuang, nel corso della conferenza stampa del pomeriggio, ribadisce che “le nazioni straniere non devono avallare alcun atto criminale violento sotto qualsiasi forma, e non devono inviare alcun messaggio fuorviante o prendere azioni sbagliate. Esprimiamo tutta la nostra insoddisfazione e la nostra decisa opposizione verso quei Paesi che interferiscono negli affari di Hong Kong”.

Il portavoce cinese accusa direttamente Donald Trump di interferire negli affari di Hong Kong. Si riferisce ad alcuni commenti del presidente americano secondo cui i manifestanti che hanno preso d’assalto il Parlamento della città volevano la democrazia, ma “alcuni governi non la vogliono”. “Deploriamo e ci opponiamo con forza all’interferenza evidente degli Stati Uniti negli affari di Hong Kong e negli affari interni della Cina”, ha detto Geng Shuang.

La Gran Bretagna ammette e condanna le “violenze” verificatesi “da tutti i lati” durante le proteste a Hong Kong, ma invita le autorità locali e di Pechino a non usare singoli episodi come “un pretesto” per imporre “la repressione”. Lo afferma oggi il ministro degli Esteri, Jeremy Hunt, precisando la sua posizione dopo aver assicurato ieri il sostegno “incrollabile” di Londra all’ex colonia restituita alla Cina 22 anni orsono, non senza minacciare “conseguenze” se il principio “un Paese, due sistemi” non fosse rispettato.

Intanto, il Parlamento di Hong Kong resterà chiuso per due settimane a causa dei danni causati ieri dagli occupanti: il presidente dell’aula Andrew Leung, il cui ritratto è tra quelli distrutti, ha detto che le riunioni più importanti sono state cancellate fino a ottobre. “I nostri sistemi di sicurezza, quelli antincendio, gli ascensori necessitano di essere verificati prima di riprendere qualsiasi riunione”. Eddie Chu, deputato pro-democrazia, ha riferito che l’area interna è stata cordonata dalla polizia come “scena del crimine”.

Aggiornato il 02 luglio 2019 alle ore 15:44