Il “rapporto eccezionale” fra Trump e Macron

Il vertice tra Emmanuel Macron e Donald Trump ha confermato le ottime relazioni tra Francia e Stati Uniti. Il presidente americano ha parlato oggi in Normandia di “rapporto eccezionale” che lo lega a Emmanuel Macron. Il capo dell’Eliseo, dopo un faccia a faccia seguito alla colazione nella prefettura di Caen, si è detto “sempre molto felice che il presidente Trump venga in Francia. Ogni volta che la libertà o le democrazie sono minacciate noi siamo insieme e quindi proseguiremo nel costruire posizioni comuni per poter progredire”.

Trump ha sottolineato che “le relazioni fra noi e quelle tra la Francia e gli Stati Uniti sono eccezionali”. Il presidente francese ha replicato sostenendo di “tenere molto alle relazioni storiche” fra Washington e Parigi per difendere “la democrazia e la libertà” nel mondo. Relazioni, ha aggiunto, “che vanno al di là di noi”.

Stamattina Macron, nel suo discorso celebrativo dei 75 anni dello Sbarco in Normandia, pronunciato nel cimitero americano di Colleville-sur-Mer, davanti a Trump, alla premier britannica uscente Theresa May e numerosi veterani centenari, ha detto di “non smettere mai di far vivere l’alleanza dei popoli liberi”.

Al termine del suo intervento, il presidente francese ha calorosamente abbracciato Donald Trump. Il gesto è stato particolarmente notato viste le recenti tensioni fra Washington e Parigi su diversi temi, dal clima all’accordo sul nucleare iraniano, e soprattutto dopo i tweet al vetriolo di Trump contro Macron lo scorso novembre. Subito dopo, Macron e Trump hanno decorato insieme con il massimo riconoscimento francese, la Legion d’Onore, diversi veterani presenti, nominandoli Cavalieri: “in riconoscenza del loro impegno incrollabile affinché la Francia ritrovasse la sua libertà”.

Per il presidente francese, “quello che colpisce ancora, 75 anni dopo, è l’incredibile coraggio, la generosità, di cui i soldati americani diedero prova. Ci fu come una forza che portò ognuno verso il proprio destino, fu una forza d’animo che li condusse a portare soccorso a uomini e donne che non conoscevano, liberando una terra che non avevano mai calpestato. La Francia non dimentica le migliaia di paracadutisti che qualche ora prima erano stati lanciati e che conquistarono le strade, le ferrovie, le campagne. La Francia non dimentica i due milioni di soldati che, nel giorno più lungo, si impegnarono per liberare queste città e subirono l’inferno della battaglia. A nome della Francia, della nostra nazione, oggi io mi inchino davanti al loro coraggio, davanti all’immenso sacrificio dei 37mila uomini che caddero quella notte tra il 5 e il 6 giugno in terra di Normandia. Mi inchino davanti ai loro veterani e alla loro nazione. Dico grazie”.

Aggiornato il 06 giugno 2019 alle ore 16:40