Olanda, Exit poll: laburisti in vantaggio, i populisti non sfondano

Regno Unito e Olanda hanno votato per le Europee. Lo scrutinio, che continua oggi in Irlanda e Repubblica ceca, si conclude domenica negli altri Paesi della Ue. In base agli Exit poll di ieri di Ipsos, contrariamente alla Gran Bretagna l’Olanda li ha consentiti, sembrano premiare i laburisti di Frans Timmermans, che otterrebbero cinque seggi al prossimo Parlamento europeo.

Timmermans è stato ieri mattina il primo a recarsi al seggio tra i politici, sostenendo di aver votato “per la prima volta per me stesso”, perché questa volta “non c’è un piano B e io sono determinato a diventare presidente della Commissione europea”.

L’affluenza dovrebbe attestarsi intorno al 41,2 per cento, meno di quanto speravano gli europeisti, che avevano sognato di sfiorare il 50 per cento, ma comunque quattro punti in più rispetto alle Europee di cinque anni fa.

Il voto olandese che ha rappresentato un referendum per il governo liberale del premier Mark Rutte, che secondo le intenzioni di voto dovrebbe tenere e rimanere al secondo posto nei sondaggi, mentre chi era stato dato per favorito, Thierry Baudet, leader del partito populista di destra Forum voor Democratie (Fvd), si dovrebbe accontentare di tre seggi. Crollerebbe, invece, il Freedom Party (PVV) di Geert Wilders, che passerebbe da 4 a 1 seggio.

Voto sottotono in Gran Bretagna, affrontato da una minoranza di elettori come surrogato di una nuova sfida sulla Brexit e ignorato da molti altri sullo sfondo del caos della crisi politica e l’uscita di scena di Theresa May. Il Brexit Party di Nigel Farage dovrebbe attestarsi intorno al 30 per cento.

 

 

Aggiornato il 24 maggio 2019 alle ore 17:49