Sri Lanka, sale a 321 morti il bilancio degli attacchi

La tragedia dello Sri Lanka continua a destare sconcerto e commozione. Il bilancio delle vittime degli attacchi esplosivi del giorno Pasqua contro chiese e hotel è salito a 321 morti. Come riferisce la polizia, i feriti sono circa 500. Gli agenti hanno arrestato finora 40 persone coinvolte negli attacchi. Fra loro figurano l’autista di un furgone che sarebbe stato usato dai kamikaze e il proprietario di una casa dove vivevano alcuni degli attentatori. Intanto, oggi è stato proclamato lutto nazionale nel Paese. È stata rafforzata la sicurezza intorno alle chiese cattoliche dell’isola. Il presidente Maithripala Sirisena ha attribuito all’esercito speciali poteri di polizia. In pratica, i militari avranno ampi poteri: potranno fermare e arrestare i sospetti.

Sarebbero almeno 35 gli stranieri tra le vittime delle esplosioni. Le nazionalità accertate al momento sono: Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Danimarca, Portogallo, Cina, Giappone, Turchia, Pakistan, Marocco, India e Bangladesh. Fonti del ministero degli Esteri fanno sapere che “finora non risultano vittime italiane ma prosegue il lavoro dell’unità di crisi della Farnesina e dell’Ambasciata d’Italia a Colombo per le opportune verifiche”.

Continua a suscitare emozione la vicenda del 46enne miliardario Anders Holch Povlsen. Il re della moda danese (oltre 3 miliardi di dollari l’anno di fatturato) in Sri Lanka ha perso tre dei suoi quattro figli in uno degli hotel di Colombo dove si trovava in vacanza con la moglie Anne Storm e tutti i bambini. Proprio alcuni giorni fa la figlia più grande, l’adolescente Alma, aveva pubblicato su Instagram una foto dei tre fratelli Astrid, Agnes e Alfred, a bordo di una piscina srilankese.

Intanto, ieri è stata trovata una bomba artigianale. L’ordigno è stato disinnescato vicino al principale aeroporto internazionale dello Sri Lanka, il Bandaranaike International, noto anche come aeroporto Katunayake o Colombo International, situato vicino la capitale. Gli artificieri hanno fatto brillare la bomba in maniera controllata senza che ci fossero danni. Dopo la serie di attentati della mattina, l’aeroporto era già in una situazione di massima allerta. La bomba è stata trovata nella serata locale, poche ore dopo la serie degli attacchi della domenica di Pasqua. È stata una pattuglia dell’aeronautica militare impegnata in una ricognizione di routine a fare la scoperta.

La Cina ha lanciato questa mattina l’allerta a suoi concittadini sui rischi legati ai viaggi nello Sri Lanka. Un avviso diffuso dall’ambasciata cinese nel Paese asiatico invita “a stare lontani nell’immediato dalle aree affollate e a seguire le regole sulla sicurezza”. Mentre coloro che “insistono a volersi recare” nello Sri Lanka malgrado il “warning” vanno incontro a “enormi rischi sulla sicurezza”, rendendo difficile all’ambasciata stessa la possibilità di assicurare “una assistenza effettiva” in caso di necessità.

Gli attacchi nello Sri Lanka sarebbero stati compiuti in “rappresaglia” per la strage nelle moschee di Christchurch (Nova Zelanda) del 15 marzo scorso in cui morirono 50 persone. È quanto emerge da una prima indagine degli attentati di domenica costati la vita ad almeno 310 persone, secondo quanto ha riferito oggi in Parlamento il vice ministro della Difesa del Paese. Lo riporta l’emittente indiana Ndtv.

“Abbiamo assistito ad attacchi brutali, ad atti di violenza inaudita”. Sono le drammatiche parole di Warnakulasuriya Devsritha Valence Mendis, vescovo di Chilaw. “Un attacco totalmente inaspettato”, afferma monsignor Mendis, notando come in Sri Lanka vi siano “relazioni pacifiche tra le diverse fedi”. Lo stesso santuario di Sant’Antonio era “meta di pellegrinaggio per persone di ogni fede”. Secondo monsignor Mendis, “quello commesso domenica è un crimine contro l’umanità. La nostra Pasqua si è trasformata da un giorno di festa ad uno di lutto. Ma sono certo che i nostri fedeli sapranno far fronte a tanto dolore con coraggio e fede”. Il presule ha voluto lanciare, tramite Acs, un appello a tutti i cristiani del mondo. “Abbiamo bisogno delle vostre preghiere affinché la pace e l’armonia siano restaurate nel nostro Paese. Pregate per noi e per tutti i cristiani che soffrono a causa della loro fede”.

Aggiornato il 23 aprile 2019 alle ore 19:56