Brexit, Tusk valuta un rinvio “flessibile” di 12 mesi

Theresa May è convinta che si possa trovare un compromesso con Jeremy Corbyn. Il confronto tra i due leader sembra, ormai, l’unica strada possibile per sbloccare lo stallo sulla Brexit. È quanto conferma nella lettera all’Ue nella quale la premier indica l’obiettivo o di “un approccio unico” concordato con il Labour nell’ambito dei colloqui avviati con il leader laburista e il suo team oppure di un voto multiplo alla Camera dei Comuni su una serie di opzioni con l’impegno del governo a far sua quella preferita. “Non si può consentire – scrive la premier – che l’impasse continui. Essa crea incertezza e danneggia la fiducia nella politica”. Intanto, la May propone un rinvio della Brexit fino al 30 giugno. È quanto riferisce Downing Street. “Nel caso in cui le parti siano in grado di ratificare più velocemente – scrive la May – l’estensione sarà conclusa prima”, scrive May in una lettera al presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, in vista del summit straordinario dei leader Ue del 10 aprile.

“Il governo britannico – sostiene la premier nella lettera – vuole concordare una tabella di marcia per la ratifica che permetta al Regno Unito di ritirarsi dall’Ue prima del 23 maggio e così cancellare le elezioni parlamentari europee, ma continuerà a fare preparazioni responsabili per organizzarle, se questo piano non si dimostrasse possibile”.

Dal canto suo, Tusk vuole proporre un rinvio “flessibile” di 12 mesi per la Brexit. Il suo piano consentirebbe al Regno Unito di lasciare l’Ue prima, se il Parlamento britannico ratificherà un accordo. Ma la proposta dovrà essere accettata dai leader europei al vertice straordinario della prossima settimana.

A proposito della Brexit, interviene il ministro dell’economia Giovanni Tria. “Si spera – sottolinea – che non si arrivi senza un accordo. Perché ci sarebbe ‘impatto’ sull’economia, non solo italiana ma di tutta l’Europa. L’impatto ci sarebbe, ma è l’impatto generale di incertezza che si sta provocando e lo sappiamo, ma non solo sull’economia italiana, ma sull’Europa. In generale noi stiamo subendo l’andamento di tutta l’economia europea, dell’economia tedesca. Ma l’impatto di un’eventuale Brexit disordinata è la parte di un quadro di un andamento complessivo dell’economia”.

Intanto, rispetto agli scenari della Brexit, la Germania adotta una linea di attesa. “Aspettiamo il summit a Bruxelles”. Replica così un portavoce del governo tedesco, incalzato dalle domande dei giornalisti in conferenza stampa a Berlino, a proposito dell’ultima richiesta di rinvio della Brexit avanzata dalla premier britannica. Un “no comment” di fatto che rimanda alle consultazioni con i partner mercoledì al summit straordinario dei leader Ue. Il portavoce ha ribadito la posizione della Germania e della cancelliera Angela Merkel, così come sottolineata dalla stessa leader tedesca ieri sera a Dublino: “Fino all’ultimo momento, posso dire da parte della Germania, faremo tutto per evitare una Brexit No-Deal”.

Aggiornato il 05 aprile 2019 alle ore 13:07