Amministrative in Turchia, “vittoria mutilata” di Erdogan

Le amministrative in Turchia segnano la “vittoria mutilata” dell’Akp di Recep Tayyip Erdogan. Il successo del partito presidenziale viene oscurato dal trionfo storico dell’opposizione ad Ankara. Non solo. Si registra un clamoroso testa a testa a Istanbul. Ieri il conteggio si è bloccato al fotofinish con una differenza di poche centinaia di voti tra i due sfidanti, su quasi nove milioni. Il conteggio dei voti per l’elezione del sindaco di Istanbul, che era iniziato dopo essere rimasto fermo per tutta la notte quando mancavano poche decine di seggi alla fine, è ora interrotto quando ne restano 84 da scrutinare, a seguito di alcune contestazioni. È quanto ha reso noto il presidente della Commissione elettorale suprema (Ysk), Sadi Guven, senza chiarire quando sia previsto il completamento dello scrutinio.

“Come avviene dal 3 novembre 2002, l’Akp resta con un ampio margine” il primo partito, sottolinea in serata Erdogan prima di lasciare Istanbul per tornare al palazzo presidenziale di Ankara. Il suo partito, l’Akp ha guidato le elezioni municipali con il 45 per cento dei voti subendo però alcune battute d’arresto, compresa la perdita della capitale Ankara. Il candidato sindaco dell’opposizione Ekrem Imamoglu ha affermato oggi di aver vinto le elezioni municipali a Istanbul con oltre 29mila voti di differenza.

Aggiornato il 01 aprile 2019 alle ore 16:00