Boeing 737 Max 8, li ferma anche Trump

Ora si è deciso anche Donald Trump. Il presidente americano ha ceduto alle pressioni interne. Così ha scelto di fermare i voli del Boeing 737 Max 8 e 9 dopo l’incidente in Etiopia. Trump ha annunciato la firma di un provvedimento d’emergenza per fermare il modello “incriminato”. “La sicurezza del popolo americano – ha detto – di tutte le persone, è la nostra preoccupazione principale”. A questo punto, il Boeing 737 Max 8 è stato fermato in tutti i continenti. Ora sono inevitabili le ripercussioni economiche per l’azienda statunitense. Alcune compagnie che hanno deciso di non far volare i loro velivoli, infatti, hanno annunciato richieste di risarcimento nei confronti del colosso americano. La Norwegian Air Shuttle ha lasciato a terra i suoi 18 Boeing 737 Max 8. L’indonesiana Lion Air, invece, ha sospeso l’acquisto di quattro modelli di Boeing 737 Max 8 già ordinati, finché non otterrà un rapporto definitivo dalle indagini sullo schianto dello scorso ottobre, che causò 189 morti.

L’amministratore delegato della Lion Air Daniel Putut, nel corso di una conferenza stampa a Giakarta, ha dichiarato che la compagnia ha bisogno di sapere “la causa all’origine” dell’incidente. La Lion Air, che è una delle compagnie low-cost principali nell’arcipelago, ha ordinato un totale di 222 Boeing Max, di cui 218 della versione Max 8. Al momento la compagnia dispone di dieci modelli Max 8, i cui voli sono già stati sospesi in seguito all’incidente al volo Ethiopian Airlines la scorsa domenica. Frattanto, altri Paesi hanno chiuso il loro spazio aereo al 737 Max 8: Egitto, Turchia, Libano, Uzbekistan, Kosovo, Bulgaria, India, Emirati Arabi e Hong Kong.

Aggiornato il 14 marzo 2019 alle ore 13:23