Germania, “il terzo genere” diventa legge

Il "terzo genere" viene riconosciuto per legge. Accade in Germania, dove il Bundestag, il Parlamento federale tedesco ha approvato la norma proposta dal governo e la sentenza della Corte Costituzionale che riconosce alle persone intersessuali il diritto a non essere maschi o femmine. Il Bundestag lo ha chiamato “divers”, che vuol dire “vario”. In sostanza, le persone intersessuali che nascono con caratteristiche “che non possono essere attribuite alle tipiche definizioni di maschile o femminile”, secondo la definizione dell’Alto rappresentante dei diritti umani dell’Onu, dovranno essere registrate con un “termine positivo”.

La legge è arrivata dopo il ricorso di una persona intersessuale, che ha chiesto che fosse riconosciuta la definizione di “inter” o “divers”. La legge è stata attaccata da alcuni parlamentari dell’opposizione e alcune associazioni perché non viene ritenuta adeguata. Eppure, proprio l’associazione “Dritte Option” (“Terza opzione”), rappresentativa delle circa 80mila persone intersessuali che vivono in territorio tedesco, saluta positivamente il provvedimento. Per il portavoce Moritz Schmidt si tratta di “una piccola rivoluzione”.

La prima svolta in Germania sulla questione si è registrata cinque anni fa. Quando era stato stabilito il diritto a non essere registrato come maschio o femmina. In quel caso era stato consentito di lasciare la casella bianca.

“Ermafroditi” è stata, da sempre, la feroce definizione della persona il cui genere non aveva una precisa identità. Lo scorso anno i giudici tedeschi hanno stabilito un principio di civiltà. “L’attribuzione a un sesso – si legge nella sentenza della Corte Costituzionale di Karlsruhe – è estremamente importante per la definizione di un’identità individuale”.

Aggiornato il 14 dicembre 2018 alle ore 15:35