Brexit, “l’inaccettabile piano di Londra”

Il confronto sulla Brexit non è mai stato così aspro. Il vertice di Salisburgo non ha sortito effetti positivi. Il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk ha dichiarato che “il piano britannico è inaccettabile”. Di più: “È morto”. I toni sono insolitamente alti. Il presidente francese Emmanuel Macron arriva a definire “bugiardi” i britannici. Eppure, secondo la premier Theresa May, “il nostro piano è l’unico sul tavolo”. Nonostante il dialogo spigoloso, secondo il “Financial Times”, i leader europei sono animati da un “nuovo spirito di compromesso”. A spegnere i fuochi ci pensa Jean-Claude Juncker. Per il presidente della Comissione Europea, “il discorso della premier britannica è stato interessante, non aggressivo, sta facendo il suo lavoro”.

Il padrone di casa del vertice informale tra capi di Stato e capi di governo, il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, presidente di turno della UE, chiarisce: “Lontano dai messaggi per i media, entrambe le parti si rendono conto che possono arrivare a una soluzione soltanto venendosi incontro a vicenda”. Un fatto è evidente a tutti. Macron ha chiesto ai colleghi di “rimanere uniti” nei confronti della Gran Bretagna. In realtà, la May più che l’Europa teme il fronte interno, rappresentato dal suo partito. L’ala dura dei Tories, infatti, capitanata dall’ex ministro degli Esteri britannico Boris Johnson, è pronta alla resa dei conti in vista del congresso annuale del partito conservatore. Secondo fonti vicine a Downing Street, è possibile un ribaltone. A quel punto, May sarebbe immolata sull’altare dell’hard Brexit e Johnson sarebbe promosso alla premiership.

Aggiornato il 21 settembre 2018 alle ore 16:29