Emmanuel Macron, il “presidente dei ricchi”

“Attraverso la strada e te lo trovo io”. È la replica di Emmanuel Macron ad un giovane agricoltore disoccupato. Appena tre giorni dopo il piano povertà, che contiene il tanto sbandierato “reddito universale”, Macron è accusato di essere “il presidente dei ricchi”. La gaffe nei confronti dell’agricoltore ha generato una serie di sdegnate proteste. L’episodio è avvenuto all’Eliseo, aperto al pubblico nella giornata del Patrimonio. Il presidente ha parlato alla gente. Ad un certo punto, un ragazzo senza lavoro ha detto: “Ho 25 anni. Continuo a mandare curriculum e lettere di motivazione. Ma non mi rispondono mai”. Macron lo ha incalzato: “Lei che lavoro vorrebbe fare?”. Il giovane: “Di base, sarei agricoltore”.

Il presidente ha pronunciato la contestata gaffe: “Se lei è disponibile e motivato, nel settore alberghiero, nei bar, e nella ristorazione, nell’edilizia, non c’è un posto in cui vado dove non mi si dica che cercano personale. Nemmeno uno! Hotel, caffè, ristoranti. Attraverso la strada e glielo trovo un lavoro! Vogliono solo gente disposta a lavorare”.  Il ragazzo ha risposto: “Personalmente non mi pone alcun problema, ma quando mando il curriculum non mi richiamano mai”. Secondo il leader comunista Ian Brossat, quelle di Macron “sono parole insopportabili. La famosa svolta sociale è durata tre giorni”. Per il deputato della France Insoumise di Jean-Luc Melenchon, Eric Coquerel “è un disprezzo di casta inaccettabile”. La senatrice socialista Laurence Rossignol ha detto che “presupporre sempre che i disoccupati non trovano lavoro perché non lo cercano è infelice”. La deputata della destra dei Republicains, Valerie Boyer, ha denunciato “l’arte del disprezzo permanente”.

Aggiornato il 17 settembre 2018 alle ore 19:02