Per l’Unione europea a rischio l’accordo post Brexit

La Commissione europea mette in dubbio l’accordo del post Brexit. Il governo dell’Unione si è espresso, in maniera maldestra, attraverso un portavoce: “I 27 Paesi della Ue non sono ancora abbastanza pronti ad affrontare tutti gli scenari possibili in cui si andrà a concretizzare la Brexit. Dobbiamo essere pronti a ogni eventualità”. Dunque, si ipotizza anche un mancato accordo tra l’Unione europea e il Regno Unito. Oggi pomeriggio a Bruxelles è previsto il primo incontro tra il negoziatore Ue Michel Barnier e Dominic Raab giovane euroscettico, che ha sostituito il veterano David Davis, alla guida del Ministero per l’uscita dall’Unione.

Frattanto, si registrano le proposte dell’esecutivo di Theresa May sancite dal “Libro Bianco” (“White Paper”) di fresca pubblicazione. Sono incentrate sull’idea di una Brexit più soft. Proprio quanto ha portato Davis e l’ex ministro degli Esteri Boris Johnson a rassegnare le dimissioni dal governo. E le polemiche all’interno del mondo conservatore britannico non si sono palcate. Non a caso, per sedare i malumori, il Parlamento britannico ha approvato un emendamento restrittivo sui possibili legami doganali futuri con i 27 Paesi dell’Unione. Raab, secondo l’opposizione laburista è apparso fin troppo sfuggente sulla “dottrina” espressa nel “Libro Bianco”. Prima di partire alla volta di Bruxelles si è sottoposto ad una serie di domande alla Camera dei Comuni. Nel corso dell’intervento ha ribadito la fedeltà alla linea del governo e all’obiettivo di una Brexit vera. Seppure accompagnata da un accordo con Bruxelles che salvaguardi gli interessi dell’economia del Regno Unito.

Aggiornato il 19 luglio 2018 alle ore 14:31