Lo sciopero della fame di Paola Regeni contro l’arresto di Amal Fathy

lunedì 14 maggio 2018


Paola Regeni ha iniziato lo sciopero della fame. La madre di Giulio Regeni, insieme con il legale della famiglia Alessandra Ballerini, protesta contro la detenzione in Egitto di Amal Fathy, moglie di Mohamed Lotfy, il direttore esecutivo di una ong, la Commissione egiziana per i diritti e le libertà, impegnata nell’assistenza della  famiglia Regeni al Cairo, nella battaglia per ottenere la verità sull’uccisione di Giulio. Amal Fathy è stata arrestata venerdì scorso, con l’accusa di terrorismo, pochi giorni prima dell’arrivo in Egitto del sostituto procuratore di Roma Sergio Colaiocco, che da due anni e mezzo sta seguendo il caso dell’assassinio del giovane ricercatore italiano.

Secondo Paola Regeni, l’arresto sarebbe un tentativo per colpire direttamente la sua famiglia. “Nessuno – sostiene la donna – deve più pagare per la nostra legittima richiesta di verità sulla scomparsa, le torture e l’uccisione di Giulio”. Paola Regeni e Alessandra Ballerini chiedono che la donna venga rilasciata immediatamente. Si dicono, “da donne, particolarmente turbate ed inquiete per il protrarsi della detenzione di Amal e ribadiscono che nessuno deve più pagare per la nostra legittima richiesta di verità sulla scomparsa, le torture e l’uccisione di Giulio”.  Le due donne invoacno un sostegno collettivo. “Vi chiediamo di digiunare con noi, fino a quando Amal non sarà finalmente libera. Noi siamo la loro speranza”.

 


di Manlio Fusani