Germania, violenze sessuali dei migranti: terrore infinito

martedì 24 aprile 2018


L’ondata di reati sessuali commessi dai migranti in Germania non conosce tregua. Le statistiche preliminari mostrano che nel 2017 gli immigrati hanno commesso più di una dozzina di stupri o di aggressioni sessuali al giorno, reati che si sono quadruplicati dal 2014, l’anno in cui la cancelliera Angela Merkel ha consentito a più di un milione di migranti, per lo più maschi, provenienti dall’Africa, Asia e dal Medio Oriente di entrare nel Paese.

Un rapporto trimestrale – La criminalità nel contesto della migrazione (Kriminalität im Kontext von Zuwanderung) – pubblicato dalla Polizia criminale federale (Bundeskriminalamt, BKA) ha mostrato che i migranti (Zuwanderer, definiti richiedenti asilo, rifugiati e migranti illegali) hanno commesso 3.466 reati a sfondo sessuale durante i primi nove mesi del 2017 – circa 13 al giorno. (Le statistiche definitive sulla criminalità per il 2017 non saranno pubblicamente disponibili fino al secondo trimestre del 2018.) A titolo di confronto, in tutto il 2016 i migranti hanno commesso 3.404 crimini sessuali, circa 9 al giorno; nel 2015, ne sono stati perpetrati 1.683, circa 5 al giorno; nel 2014, 949, ossia circa 3 al giorno; e nel 2013, sono stati commessi 599 reati sessuali, circa due al giorno.

Si ritiene, però, che il numero effettivo di tali reati commessi in Germania dai migranti sia molto più alto del numero ufficiale. Ad esempio, i dati della BKA includono soltanto i crimini che sono stati risolti (aufgeklärten Straftaten). In media, solo circa la metà di tutti i reati commessi nel Paese in un dato anno sono risolti (Aufklärungsquote), secondo le statistiche della polizia.

Il presidente dell’Associazione dei funzionari della polizia criminale tedesca, André Schulz, afferma che fino al 90 per cento dei reati sessuali commessi in Germania non compare nelle statistiche ufficiali.

La polizia tedesca omette di frequente qualsiasi riferimento ai migranti nei rapporti sulla criminalità. Quando lo fa, spesso menziona i migranti che delinquono usando eufemismi politicamente corretti come “persone del sud” (Südländer), uomini dalla “pelle scura” (dunkelhäutig, dunklere Gesichtsfarbe, dunklem Hauttyp) o combinando i due termini, ossia uomini dalla “carnagione scura da individui del sud” (südländische Hautfarbe). Questa pratica, apparentemente volta a dissociare gli aggressori dall’Islam, rende di fatto impossibile per i cittadini tedeschi aiutare la polizia a identificare i sospetti.

“C’è l’ordine preciso da parte delle autorità di non segnalare i crimini commessi dai profughi”, ha detto a Bild un alto funzionario della polizia di Francoforte. “Soltanto le richieste specifiche da parte dei rappresentanti dei media su tali reati devono ricevere risposta”.

L’emergenza stupri in Germania ad opera dei migranti continua fino a oggi. Nonostante il crescente numero di vittime, molti dei crimini non vengono denunciati o vengono sminuiti come episodi isolati (Einzelfall) da parte delle autorità tedesche e dei media, a quanto pare per evitare di alimentare i sentimenti anti-immigrazione.

Le autorità del Nord Reno-Westfalia (NRW) pare abbiano soppresso le informazioni sullo stupro per evitare il diffondersi di preoccupazioni da parte dell’opinione pubblica in merito alla recidività dei pregiudicati per crimini sessuali. L’insabbiamento della polizia ha scatenato l’indignazione pubblica. “I cittadini hanno diritto di sapere che chi viene condannato per reati sessuali rappresenta un pericolo reale quando torna in libertà”, ha detto un ispettore capo. “Quando succede qualcosa di così orribile come quello che è accaduto a Bochum, va detto chiaramente, senza tentennamenti ed esitazioni. Quando informazioni così importanti vengono tenute nascoste all’opinione pubblica, la gente pensa che tutto vada bene e che ovviamente gli autori di tali reati non saranno recidivi”. Un portavoce della polizia ha detto che il silenzio stampa era per proteggere la vittima: “Gli psicologi ci dicono che questo è spesso molto stressante per le vittime”. Dopo le aspre polemiche, la polizia di Bochum ha ammesso di aver commesso un “errore”.

Molti stupri e aggressioni sessuali si verificano sui mezzi pubblici o negli snodi del trasporto pubblico, come gli autobus e le stazioni ferroviarie. Il problema è particolarmente grave a Berlino, dove, nel 2017, la polizia ha ricevuto 296 segnalazioni di aggressioni sessuali avvenute su autobus e treni, quasi il doppio rispetto al 2016, secondo il Bild.

Il 4 marzo, ad esempio, un egiziano di 30 anni che aveva violentato almeno quattro donne nelle stazioni della metropolitana di Berlino, o in prossimità di esse, si è costituito, dopo che la polizia aveva pubblicato le sue foto tratte dai filmati delle telecamere di sorveglianza. L’uomo sceglieva le sue vittime mentre viaggiava sui vagoni della metropolitana. Incrociava il loro sguardo Le adocchiava, e dopo averle seguite all’esterno delle stazioni le stuprava. La polizia di Berlino ha soppresso le informazioni sulla nazionalità dell’uomo. Il Berliner Zeitung ha fornito i dettagli mancanti: era nato in Egitto.

Il 28 febbraio, diverse donne sono state vittime di molestie sessuali da parte di un richiedente asilo siriano di 18 anni, su un treno diretto a Monaco. Il giovane si aggirava sistematicamente tra i vagoni del treno ed entrava in quegli scompartimenti in cui le donne erano sedute da sole. È stato arrestato quando il treno è arrivato alla stazione centrale di Monaco. La polizia ha detto che l’uomo ha una lunga fedina penale.

Il 10 gennaio, un richiedente asilo di 31 anni del Ciad ha molestato sessualmente due ragazze adolescenti su un treno espresso regionale proveniente da Müllheim. La polizia ha detto che l’uomo aveva già molestato le giovani sul marciapiede della stazione prima della partenza del treno. Poi, a bordo del treno, l’uomo si è seduto vicino a loro e ha cominciato a palpeggiarle. Quando le ragazze si sono spostate in un altro scompartimento, l’aggressore le ha seguite e ha continuato a molestarle. Le giovani sono poi riuscite a chiudersi dentro un bagno del treno e hanno chiamato la polizia. L’uomo è stato arrestato quando il treno è arrivato a Friburgo. La polizia ha detto che l’uomo – che ha molte condanne pendenti per altri reati a sfondo sessuale – era stato arrestato il giorno prima per aver aggredito una donna su un altro treno, ma poi rilasciato.

Le aggressioni sui mezzi pubblici si sono ora diffuse in tutte le parti della Germania, nelle grandi e nelle piccole città:

Molte vittime sono minorenni, alcune delle quali sono state aggredite davanti ai loro genitori:

Le aggressioni sessuali si verificano in luoghi pubblici che vanno dai parchi alle piscine, fino ai supermercati:

Molte vittime sono state seguite e aggredite mentre tornavano a casa o uscivano di casa:

Continuano gli episodi di taharush, la pratica in base alla quale gruppi di uomini accerchiano le donne e le aggrediscono:

I migranti con tendenze esibizioniste sono onnipresenti:

Il problema dei reati sessuali perpetrati dai migranti in Germania è aggravato dal sistema giudiziario indulgente del Paese, un sistema in cui i criminali ricevono condanne relativamente miti, anche per reati gravi. In molti casi, gli individui che sono arrestati per crimini a sfondo sessuale vengono rilasciati dopo essere stati interrogati dalla polizia. Questa pratica consente ai sospetti criminali di continuare a delinquere rimanendo di fatto impuniti.

Il 12 gennaio, ad esempio, in seguito alle pressioni esercitate da un quotidiano locale, i magistrati di Traunstein hanno riaperto un caso riguardante un esibizionista 22enne di nazionalità afgana. L’uomo ha ripetutamente mostrato i genitali a una ragazza di 15 anni su uno scuolabus. In uno di questi episodi, la giovane ha filmato l’uomo che si accarezzava le parti intime e mostrava il pene eretto. I magistrati hanno lasciato cadere tutte le accuse, dopo che l’afgano ha detto che “si stava grattando il pene a causa di un prurito”. Dopo che il Wochenblatt di Monaco ha caricato il video su YouTube, i magistrati hanno cambiato idea e hanno spiccato un mandato di comparizione nei confronti dell’uomo.

I migranti mostrano spesso estrema mancanza di disprezzo nei confronti delle forze dell’ordine:

I media mainstream tedeschi restano in silenzio sulla crisi delle violenze sessuali commesse dai migranti. I media nazionali si occupano solo dei crimini più sensazionali, non giungono a una sintesi logica e perdono di vista il quadro generale. Questo lapsus spiegherebbe perché c’è stata pochissima indignazione da parte dell’opinione pubblica per l’ondata di crimini autorizzati che si è abbattuta su così tante donne e minori del Paese.

(*) Gatestone Institute

Traduzione a cura di Angelita La Spada


di Soeren Kern (*)