Il piccolo Alfie Evans resiste

Continua la polemica sul piccolo Alfie Evans. Il giudice d’appello britannico che giorni fa ha firmato il verdetto che autorizza i medici di Liverpool a staccare la spina, ha chiuso la porta a ogni ripensamento e ha respinto l’ultimo disperato ricorso dei genitori del bambino.

Bimbo che ha ottenuto la cittadinanza italiana per essere curato in sicurezza a Roma. Alfie è stato staccato dalle macchine ieri sera dopo le 22. Il padre stamattina ha detto ai giornalisti fuori dall’ospedale che il bimbo resiste ed è ancora vivo dopo 9 ore senza l’ausilio del respiratore. Poco dopo la madre Kate ha postato un messaggio online: “Ad Alfie è stato assicurato l’ossigeno e l’acqua! È sorprendente. Non importa cosa accadrà, ha già dimostrato che i medici si sbagliano”.

Tom Evans e Kate James avevano chiesto un rinvio che desse loro il tempo per preparare un nuovo ricorso, ma il giudice Anthony Hayden, dopo un consulto con gli avvocati delle parti coinvolte, ha detto di no. A questo punto i medici dell’Alder Hey Children’s Hospital, davanti al quale stazionano alcune centinaia di manifestanti, sono autorizzati a staccare le macchine che tengono in vita il bambino di 23 mesi affetto da una patologia neurodegenerativa grave, ma mai diagnosticata esattamente.

L’obiettivo della coppia poco più che ventenne è portare Alfie a Roma, affinché sia assistito nell’ospedale Bambino Gesù. Una mossa che non ha fermato i giudici britannici. Del resto, uno stretto collaboratore di Hayden l’ha detto commentando a caldo la notizia: la concessione della cittadinanza italiana ad Alfie non cambia minimamente il quadro e non è neppure pensabile che la giurisdizione del caso non sia britannica. La decisione del giudice Hayden è arrivata poche ore dopo un nuovo appello di Papa Francesco su Twitter.

Aggiornato il 24 aprile 2018 alle ore 12:29