Caso Skripal, la Russia espelle oltre 150 diplomatici

Cattive notizie sul caso Skripal, l’ex spia russa uccisa a Londra. La Russia ha annunciato l’espulsione di circa 150 diplomatici, di cui 60 americani, in risposta alla decisione degli Usa e di altri Paesi di allontanare i diplomatici di Mosca. Il ministro degli Esteri, Serghei Lavrov ha affermato che sarà chiuso anche il consolato Usa a San Pietroburgo.

“La Russia vuole non solo reagire alle misure degli Usa e della Gran Bretagna, ma anche stabilire la verità nel caso degli Skripal”, ha spiegato. Arriva quindi una risposta ufficiale all’allontanamento dei diplomatici russi da quei Paesi che avevano preso provvedimenti sulla scia del giallo londinese.

Gli Stati Uniti avevano espulso 60 diplomatici russi, la Gran Bretagna 23, l’Ucraina 13, la Germania quattro come anche la Polonia, la Francia, il Canada. La Lettonia aveva allontanato tre diplomatici come anche la Moldova, la Repubblica ceca. Due l’Australia, l’Albania, la Danimarca, i Paesi Bassi, la Spagna e l’Italia. Un diplomatico espulso dal Belgio, dall’Ungheria, dall’Irlanda, dalla Lettonia, dalla Macedonia, dalla Norvegia, dall’Estonia, della Romania, della Finlandia, dalla Croazia, dal Montenegro e dalla Svezia. Sette le espulsioni decise dalla Nato.

Aggiornato il 30 marzo 2018 alle ore 13:16