Siria, Raqqa liberata dalle milizie filo-Usa

Raqqa è stata liberata: lo ha annunciato ieri l’Osservatorio per i diritti umani (Ondus). Le milizie filo-Usa hanno issato la propria bandiera all’interno dello stadio, ultimo bastione dell’Isis nella ormai ex “capitale” del Califfato. Nei dintorni proseguono sporadici combattimenti. A confermarlo poco dopo sono state anche le forze curde alleate degli Usa. Centinaia di jihadisti dell’Isis e migliaia di civili erano stati evacuati da Raqqa domenica in base ad un accordo raggiunto tra le cosiddette Forze democratiche siriane (Sdf) alleate degli Usa e lo Stato islamico con la mediazione di capi tribali locali. Negli ultimi giorni i combattimenti erano continuati tra le Sdf e altri miliziani dell’Isis che resistevano in un’area molto ristretta del centro. Tra di loro, secondo l’Ondus, molti sono “foreign fighter”. Anche le forze curde alleate degli Stati Uniti che combattono l’Isis hanno confermato di avere interamente strappato Raqqa al controllo dell’Isis. L’annuncio è stato dato dalle Forze democratiche siriane (Sdf), a predominanza curda, sostenute dalla Coalizione internazionale a guida Usa.

In un anno di campagna militare, riferisce sempre l’Ondus, sono state uccise oltre 3mila persone, tra cui più di mille civili. L’offensiva su Raqqa, a nord dell’Eufrate, era cominciata ai primi di novembre del 2016. Altre fonti non indipendenti riferiscono dell’uccisione di circa 3.500 persone tra le file dello “stato islamico” e circa 400 morti tra le forze curde e della Coalizione anti-Isis. È impossibile verificare sul terreno e in maniera indipendente queste cifre.

Aggiornato il 18 ottobre 2017 alle ore 08:58