Venezuela: in 30mila scappati in Brasile dal regime

La polizia federale brasiliana ha riferito che 30 mila venezuelani sono entrati in Brasile quest’anno a causa della crisi del Paese vicino, e ha riportato che è cresciuto il numero di coloro che cercano lavoro nelle grandi città. L’Alto commissariato Onu per i rifugiati Unhcr ha elaborato uno studio sui profili dei venezuelani, che ha mostrato che la maggior parte di loro si trovano nelle province a nord come Roraima e Amazonas, ma c’è anche un gruppo che ha deciso di viaggiare verso Rio de Janeiro e San Paolo del Brasile, ha riferito il sito UOL. L’avvocato Rafael, che ha preferito omettere il suo cognome, ha lasciato il Venezuela dopo essere stato minacciato per aver difeso oppositori del presidente Nicolas Maduro. “In Venezuela la giustizia è molto parziale, e una persona non è simpatizzante del governo non può esercitare liberamente la professione”, ha raccontato. La professoressa venezuelana Carmen e suo marito Francisco, che lavoravano presso la dogana del Venezuela, si sono stabiliti nella casa di alcuni cugini a Rio de Janeiro, mentre continuano a cercare un lavoro di stabilirsi in modo permanente. “Siamo fuggiti perché la situazione è molto negativa in Venezuela, non ci sono medicine, niente cibo, il costo della vita è alto, c’è l’inflazione,” ha detto Carmen a UOL.

Qualche giorna fa, la questione era stata affrontata dal quotidiano brasiliano “Folha de S.Paulo” in un lungo reportage. Moltissimi cittadini venezuelani, aveva svelato il quotidiano brasiliano, rimangono bloccati nelle città dello stato di Roraima, in attesa di un’opportunità di lavoro o perché sono senza soldi per continuare il viaggio e dirigersi verso sud. Migliaia di persone sono accampate in piazze pubbliche, parchi e strade di Boa Vista, capitale del Roraima. E tutti hanno la certezza che tornare in Venezuela non è attualmente un’opzione.

Aggiornato il 13 ottobre 2017 alle ore 15:01