Trump rottama le politiche sul clima di Barack Obama

Nuova offensiva dell’amministrazione Trump contro l’eredità di Barack Obama. Il capo dell’Epa (Environmental Protection Agency, l’agenzia federale dell’ambiente), Scott Pruitt, ha annunciato ieri che tutto è pronto per rovesciare le politiche messe in campo dall’ex presidente sul fronte della lotta ai cambiamenti climatici, rottamando il “Clean Power Plan” che taglia le emissioni degli impianti a carbone. “La guerra contro il carbone è finita”, ha detto Pruitt, riecheggiando le parole pronunciate tempo fa dal presidente Trump durante la campagna elettorale che lo ha portato all’elezione. Il capo dell’Epa firmerà nelle prossime ore il ritiro dal piano varato da Barack Obama e di cui il tycoon aveva ordinato la revisione alla fine di marzo. La motivazione è che il provvedimento è frutto di un eccesso di potere da parte dell’ex presidente. I sostenitori del “Clean Power Plan” giudicano questo pezzo di legislazione fondamentale nell’ambito degli sforzi contro il riscaldamento globale, mentre i critici hanno sempre accusato Obama di aver distrutto con tali norme migliaia di posti di lavoro nel settore del carbone.

Intanto - secondo alcune anticipazioni del New York Times - questa settimana la Casa Bianca dovrebbe chiedere ai membri del Congresso di rafforzare le frontiere per impedire l’ingresso negli Usa di migliaia di minori in fuga dall’America Centrale, come prerequisito per un eventuale accordo con i democratici sul programma per i cosiddetti “Dreamers”, che consente ai minori entrati illegalmente in Usa di restare nel Paese. Stando a fonti dell’amministrazione, Trump dovrebbe chiedere un intervento su quelle che definisce scappatoie che incoraggiano genitori di Guatemala, El Salvador, Honduras, a mandare i propri figli illegalmente negli Stati Uniti dove molti si “mimetizzano” nelle comunià locali e restano nel Paese come immigrati illegali, senza documenti. La richiesta sarebbe compresa in una lista di priorità per l’amministrazione Trump in vista di una stretta sull’immigrazione e costituisce la base dalla quale partire per negoziare al Congresso un accordo sui “Dreamers”.

Aggiornato il 10 ottobre 2017 alle ore 15:29