Polonia: il presidente Duda mette il veto sulla riforma della giustizia

Giornata di svolta ieri in Polonia, dove a sorpresa il presidente Andrzej Duda ha annunciato che non avrebbe firmato due delle tre leggi con le quali il Pis, il partito del leader Jaroslaw Kaczynski, al governo da due anni, intendeva mettere sotto controllo il sistema della giustizia. Si tratta di una legge sulla Corte suprema e l’altra sul Consiglio nazionale di magistratura, approvate di recente e molto rapidamente da ambedue i rami del parlamento polacco dove i rappresentanti del Pis hanno la maggioranza assoluta, molto criticate dall’Unione europea che ha chiesto a Varsavia di cambiarle pena l’avvio di una procedura di infrazione che potrebbe arrivare fino a privarla del diritto di voto a Bruxelles. 

Duda ha contestato diversi aspetti di queste leggi, fra l’altro il fatto che secondo le nuove norme i giudici dovrebbero essere indicati dal ministro della giustizia, che ricopre già la carica di procuratore generale. Il presidente non si è invece pronunciato sulla terza legge con la quale i presidenti di tribunali di diversi livelli dovrebbero comunque essere indicati dal ministro guardasigilli. Il veto complessivo sulle tre leggi è stato sostenuto con determinazione dalle forze dell’opposizione, che da otto giorni consecutivi sono stati protagonisti di manifestazioni di protesta in diverse città del paese.

Secondo indiscrezioni, nonostante le vacanze parlamentari già cominciate, il partito di maggioranza potrebbe cercare di convocare una seduta estiva straordinaria delle due Camere per respingere il veto del presidente. Un veto che esige - secondo la Costituzione - una maggioranza di 3/5 dei voti: un tetto al quale il Pis non arriva anche con alcuni piccoli partiti affiancati. Mentre continuano le manifestazioni degli oppositori che festeggiano, ma chiedono “3XNo”, ovvero una svolta politica completa da parte di Duda, il presidente in tv incita la popolazione alla pace e promette di presentare fra breve la propria proposta di riforma della giustizia.

Aggiornato il 25 luglio 2017 alle ore 10:55