Venezuela, Dudamel contro la “costituente”

giovedì 20 luglio 2017


Gustavo Dudamel, direttore dell’Orchestra sinfonica nazionale del Venezuela e della Filarmonica di Los Angeles, ha chiesto al governo di Nicolas Maduro di sospendere le elezioni per l’Assemblea Costituente, previste per il 30 luglio, in un articolo pubblicato ieri dal quotidiano spagnolo El Pais. “Il modo in cui le autorità del mio paese hanno portato avanti questa iniziativa non fa che esacerbare lo scontro nazionale, invece di tentare di risolverlo”, scrive Dudamel, secondo il quale “il nostro quadro costituzionale vigente non è stato rispettato” dal governo di Nicolas Maduro per lanciare la riforma. Il direttore segnala che malgrado domenica scorsa “milioni di compatrioti abbiano espresso il loro rifiuto dei piani del governo, i venezuelani non abbiano potuto finora manifestarsi pubblicamente, attraverso un voto vincolante” contro la riforma di Maduro. “Chiedo vivamente al governo venezuelano di sospendere la convocazione dell’Assemblea Costituente”, sottolinea Dudamel, aggiungendo che “il nostro paese ha un bisogno urgente di definire le basi di un ordine democratico che garantisca la pace sociale, la sicurezza, il benessere e un futuro prospero per i nostri figli”.

Intanto, secondo il quotidiano argentino Clarin, il governo di Buenos Aires sta lavorando, insieme a quelli di Messico e Colombia, per cercare di trovare una soluzione alla situazione in Venezuela, che potrebbe perfino prevedere un salvocondotto per il presidente Nicolas Maduro se accettasse di dimettersi dal suo incarico. Il quotidiano cita fonti ufficiali di Buenos Aires che precisano però che solo il presidente colombiano, Juan Manuel Santos, ha ancora un canale aperto di comunicazione con Maduro. Le rivelazioni di Clarin si combinano con quelle del Financial Times, secondo il quale ieri Santos, in visita ufficiale a Cuba, ha discusso con Raul Castro possibili scenari per risolvere la crisi a Caracas, acuita dall’avvicinarsi della data delle elezioni per la Costituente convocata dal governo, il prossimo 30 luglio. Il governo colombiano non ha confermato ufficialmente che la situazione in Venezuela faccia parte dell’agenda per gli incontri bilaterali all’Avana. Il giornale argentino sottolinea che un precedente tentativo di mediazione al quale ha collaborato il governo di Mauricio Macri, in collaborazione con il Canada e la Santa Sede, è fallito perche’ Maduro “non ha mantenuto i suoi impegni”, mentre “la polarizzazione nel paese rende impossibile qualsiasi consenso”.


di Redazione