Erdogan promuove i registi delle purghe

Maxi-rimpasto nel governo turco. Incassato il bagno di folla delle commemorazioni per l’anniversario del fallito golpe, Recep Tayyip Erdogan lancia una nuova fase per rilanciare l’esecutivo dopo la risicata (e contestata) vittoria di 3 mesi fa al referendum sul presidenzialismo. Dopo un incontro non programmato di circa 2 ore nel suo palazzo di Ankara, il capo dello Stato affida al premier Binali Yildirim la lista del nuovo gabinetto, con 11 modifiche su 26 caselle.

Cinque sono i nomi nuovi, mentre sei membri cambiano poltrona. Le sostituzioni più pesanti arrivano alla Giustizia e alla Difesa, due ministeri chiave nella gestione delle purghe post-golpe, che hanno portato in un anno a oltre 50 mila arresti e 110 mila epurazioni. I due titolari, Bekir Bozdag e Fikri Isik, vengono “promossi” tra i 5 vicepremier. A proseguire il loro lavoro, con lo stato d’emergenza appena rinnovato, arriveranno rispettivamente il 40enne Abdulhamit Gul, al primo incarico di governo, e il vice primo ministro uscente Nurettin Canikli, che aveva gestito i commissariamenti miliardari delle aziende legate a Fethullah Gulen.

Blindati i responsabili di Economia, Interni, Esteri e rapporti con l’Ue, gli altri cambi riguardano la Cultura - dove viene nominato Numan Kurtulmus, finora vicepremier e portavoce del governo - la Salute, l’Agricoltura e lo Sport. Nel nuovo esecutivo sale poi da uno a due il numero delle donne. La 38enne Julide Sarieroglu, pure lei alla prima esperienza di governo, sarà la nuova responsabile del Lavoro, mentre viene riconfermata alla Famiglia l’unica ministra velata, Fatma Betul Sayan Kaya, che conquistò le prime pagine quando fu respinta dalle autorità olandesi durante la campagna referendaria.

Il rimpasto arriva a due mesi dal ritorno formale di Erdogan nel suo Akp, grazie alle modifiche introdotte dal presidenzialismo. Da allora, il capo dello Stato aveva segnalato l’esigenza di un rinnovamento nel governo, marcando così il suo ritorno alla guida della macchina di partito.

Aggiornato il 20 luglio 2017 alle ore 13:16