Isis: per la tv irachena al-Baghdadi sarebbe morto

La televisione irachena Al Sumariya ha detto di avere saputo da “una fonte nella provincia di Ninive” che la morte di Abu Bakr al-Baghdadi, capo dell’Isis, è confermata. La stessa emittente aveva dato altre volte in passato, fra cui nel 2016, notizie, poi smentite, sul ferimento del “Califfo”. La televisione afferma che la “fonte”, non precisata, riferisce che la conferma arriva dall’Isis. L’Isis si appresterebbe ad annunciare il nome del successore di Baghdadi. “Le autorità di Daesh a Tel Afar, diventata la ‘capitale’ provvisoria dell’Isis dopo la caduta di Mosul, hanno annunciato la morte di Baghdadi, senza fornire dettagli, e hanno detto che il nome del nuovo ‘Califfo’ verrà annunciato presto”, ha detto la fonte.

Anche l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), con sede in Gran Bretagna ma una vasta rete di informatori nel Paese, ha affermato di avere “informazioni confermate” sulla morte del capo dell’Isis, Abu Bakr al Baghdadi. L’Ondus sottolinea di avere appreso tali informazioni da dirigenti dell’Isis nella provincia orientale siriana di Deyr az Zor, che però non hanno precisato quando il decesso sarebbe avvenuto. La Russia aveva detto in giugno di avere probabilmente ucciso Baghdadi in un raid a sud di Raqqa il 28 maggio, ma di non avere prove in merito.

“Le autorità di Daesh a Tel Afar, che è diventata ufficiosamente la capitale provvisoria dopo la caduta di Mosul - afferma la fonte, non precisata, di Al Sumariya - hanno annunciato in un comunicato molto breve diffuso attraverso la loro macchina della propaganda la morte del loro leader Baghdadi, ma senza fornire dettagli”. “Il comunicato di Daesh - aggiunge la fonte - dice che il nome del nuovo leader sarà presto annunciato, e fa appello ai seguaci perché continuino sulla via del Jihad, e si tengano al riparto da crisi interne”. Sempre secondo questa fonte, “la morte presunta di Baghdadi ha provocato un ‘colpo di Stato’ interno, con le rivalità per occupare le più alte cariche nella struttura del gruppo terrorista che hanno portato anche a scontri armati, e la proclamazione del coprifuoco in tutto il distretto”.

Aggiornato il 07 settembre 2017 alle ore 07:05