Anche la Giordania contro il Qatar: revocata la licenza tv ad Al Jazeera

La Giordania ha ridotto le sue relazioni diplomatiche con il Qatar e ha revocato la licenza alla televisione satellitare qatarina Al Jazeera per trasmettere dal Paese, allineandosi così al blocco composto da Arabia Saudita, Emirati arabi uniti (Eau), Bahrain ed Egitto. Il governo di Amman ha invitato l'ambasciatore del Qatar a lasciare il Paese, ma senza interrompere le relazioni diplomatiche, come avevano invece fatto gli altri Paesi.
“Dopo avere studiato le ragioni della crisi, il governo ha deciso di ridurre la rappresentanza diplomatica del Qatar nel Regno e revocare la licenza di Al Jazeera”, ha detto il portavoce dell'esecutivo, Mohammad Mumani, citato dall'agenzia Petra. La Giordania riceve ogni anno centinaia di milioni di dollari dall'Arabia Saudita e dagli Eau a sostegno della sua fragile economia. Ma allo stesso tempo non si può permettere una rottura totale delle relazioni con il Qatar, dove lavorano circa 40mila giordani.

“Un Gulf Cooperation Council unito è essenziale per sconfiggere il terrorismo e promuovere la stabilità dell'area”. È questo il messaggio del presidente Donald Trump al re dell'Arabia Saudita, Salman bin Abdulaziz Al Saud, nel corso di un colloquio telefonico. Il riferimento di Trump alla crisi del Qatar è evidente. “I due leader - riferisce la Casa Bianca - hanno discusso l'obiettivo cruciale di prevenire il finanziamento delle organizzazioni terroristiche ed eliminare la promozione dell'estremismo in ogni paese dell'area”.

“Voglio dire chiaramente che disapproviamo le sanzioni al Qatar”, ha invece dichiarato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che nelle ore successive alla rottura tra i Paesi del Golfo si era impegnato in una serie di telefonate bilaterali con diversi leader regionali e islamici, oltre che con i presidenti di Russia e Francia, per cercare una mediazione. “Questi sviluppi, in un momento in cui abbiamo bisogno di più solidarietà e cooperazione che mai, non fanno bene ad alcun Paese nella regione”, ha aggiunto Erdogan. Anche il governo tedesco ha appreso “con preoccupazione” della decisione dei paesi arabi di isolare il Qatar. Lo ha detto il portavoce Steffen Seibert, in conferenza stampa a Berlino. Berlino rivolge un “appello” alle parti, “affinché le tensioni diplomatiche vengano messe da parte”.

Sulla stessa linea della Germania si pone Angelino Alfano. “Apprezziamo lo sforzo di chiunque provi a far dialogare le parti” per risolvere la crisi diplomatica tra i Paesi del Golfo, l'Egitto e il Qatar, ha detto il ministro degli Esteri alla Farnesina al termine di un colloquio con l'inviato speciale dell'Onu per la Siria Staffan de Mistura. “C'e' grande preoccupazione per la crisi in corso tra i Paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo” ha aggiunto Alfano, auspicando “che si ponga un freno all'escalation” e sottolineando che “incoraggiamo non solo chi lavora alla mediazione, ma specificatamente i Paesi coinvolti ad affrontare le gravi divergenze tramite un dialogo diretto e nel contesto del Consiglio di Cooperazione”. “Si tratta di paesi con cui l'Italia intrattiene stretti rapporti di amicizia e collaborazione - ha detto ancora il titolare della Farnesina - e il cui contributo è vitale per la stabilità della regione e per la soluzione delle crisi che la attraversano. In questa fase, è prioritario preservare l'unità e la coesione del Consiglio di Cooperazione del Golfo, e al tempo stesso allentare le tensioni e favorire il ristabilimento di un clima di fiducia nella regione

“È noioso reagire a banalità infondate: tali accuse essenzialmente si screditano da sole”. Così l'assistente presidenziale del Cremlino sulla cyber-sicurezza Andrei Krutskikh a proposito delle accuse pubblicate da CNN secondo cui gli hacker russi avrebbero diffuso notizie false contribuendo alla crisi del Qatar. “Qualunque cosa accada, è colpa degli hacker russi. È un trucco triste, non c'è nessuna prova, come al solito, e le conclusioni sono tratte ancor prima che l'incidente stesso venga indagato”.

Aggiornato il 08 giugno 2017 alle ore 15:07