Francia, al via la campagna elettorale per le elezioni di giugno

È partita ufficialmente ieri, in Francia, la campagna per le elezioni legislative dell'11 e 18 giugno, che dovranno rinnovare l'intera Assemblée Nationale. L'appuntamento è cruciale per Emmanuel Macron, che dopo aver vinto le presidenziali ha bisogno di una maggioranza per il suo movimento "La Republique en Marche" per condurre il suo ambizioso piano di riforme.

La vittoria alle presidenziali di un "senza partito" che ha attirato al governo personalità di destra e di sinistra ha scompaginato le formazioni tradizionali. Dopo la débâcle alle presidenziali il segretario socialista francese, Jean-Christophe Cambadélis, promette una "rifondazione" del partito e non esclude di ribattezzarlo con un altro nome. Intervistato da "France Inter", Cambadélis ha detto che cambiare il nome del Partito socialista "non è impossibile, decideremo".

È la prima volta che il responsabile della gauche si mostra aperto rispetto a una tale ipotesi. Nel 2014, Cambadélis escluse seccamente questa ipotesi. "Penso che il Ps si rifonderà, riformulerà, ristrutturerà, ci sarà tanto lavoro", avverte a poche settimane dalle elezioni politiche di giugno. Nella recente corsa all'Eliseo che ha condotto alla vittoria del candidato di En Marche!, Emmanuel Macron, il candidato socialista, Benoit Hamon, ha raccolto appena il 6,3% delle preferenze. Un duro colpo per la maggioranza socialista uscente. E, proprio nel giorno dell'apertura della campagna elettorale, dodici personalità del partito socialista, tra cui gli ex ministri Najat Vallaud-Belkacem, Mathias Fekl e Estelle Grelier, hanno lanciato un appello per "reinventare" la sinistra francese.

Anche nella destra Republicains l'ex segretario Jean-Francois Copé ha detto a "France 2" che c'è bisogno di una "ristrutturazione da capo a fondo". Su "France Info", Marine Le Pen proclama che il suo Front National "è la prima forza di opposizione".

Aggiornato il 23 maggio 2017 alle ore 11:26